lunedì 07/11/2022 • 06:00
Se la proprietà dei beni è in capo alla Fondazione, la collezione, anche se dichiarata di eccezionale interesse artistico e storico, resta di natura privata e, pertanto, le erogazioni liberali ricevute dalla Fondazione non possono essere ammesse ai benefici dell'Art-bonus.
redazione Memento
L'appartenenza di una collezione artistica a una Fondazione esclude che la stessa possa essere riconosciuta come bene culturale pubblico ai fini dell'applicazione dell'Art Bonus, anche se costituita da beni riconosciuti dal Ministero della Cultura e vincitori di premi. È quanto conclude l'Agenzia delle Entrate nella Risposta n. 546 dello scorso 4 novembre.
Nel caso di specie, una Fondazione costituita con lo scopo di conservare, promuovere e valorizzare il patrimonio culturale e il design italiano, chiede al Fisco se la collezione artistica di cui è proprietaria sia qualificabile come "bene culturale pubblico" e se il museo dove è esposta possa essere inserito nell'elenco degli "istituti e luoghi della cultura di appartenenza pubblica" ai fini dell'applicazione dei benefici previsti dall'Art-bonus (DL 83/2014 conv. L. 106/2014). A sostegno della propria tesi, la Fondazione evidenzia come, da una parte, la collezione è stata ufficialmente riconosciuta come tale con decreto del Ministero per i beni e le attività culturali del 22 aprile 2004, riconoscimento che comporta, come effetto automatico, l'assoggettamento della collezione al Codice dei beni culturali e del paesaggio (D.Lgs. 42/2004). Dall'altra, il fatto che il museo sia stato realizzato con risorse pubbliche del Comune e che tutta l'area su cui sorge è gravata da servitù perpetua di uso pubblico a favore del Comune.
Al fine di giungere ad una definizione condivisa della questione, l'amministrazione finanziaria ha acquisIto il parere dal competente Ministero della cultura. Quest'ultimo, considerato che la collezione, costituita da una universalità di oggetti vincitori di premi dal 1954 ad oggi e da altri oggetti che hanno ottenuto la menzione d'onore, è di proprietà della Fondazione, ha affermato che «in virtù della natura privata della collezione (di proprietà della Fondazione), pur essendo stata dichiarata di eccezionale interesse artistico e storico, non costituisce un bene culturale pubblico». Secondo il dicastero neppure il museo può essere ricondotto alla nozione di istituto o luogo della cultura di appartenenza pubblica ai fini dell'Art bonus in quanto la sola concessione di uno spazio pubblico da parte del Comune non consente di integrare il requisito dell'appartenenza pubblica in mancanza di altri indici di pubblicità, tra cui, in particolare, la governance pubblica dell'ente destinatario delle erogazioni liberali e la gestione di una collezione di proprietà pubblica.
Sulla base del parere del Ministero, il Fisco ha l'escluso l'ammissibilità all' Art-bonus delle erogazioni liberali ricevute dalla Fondazione istante.
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