martedì 08/11/2022 • 06:00
Entro il 30 novembre chi matura i requisiti entro il 31 dicembre 2022 può presentare all'INPS domanda di certificazione del possesso dei requisiti per l'APE Sociale. Il termine rappresenta l'ultima possibilità, tenendo conto però che le domande saranno esaminate solo se saranno ancora disponibili risorse finanziarie.
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La Legge 234/2021 (Legge di Bilancio 2022) ha prorogato l'APE Sociale anche per il 2022.
Si ricorda che gli interessati devono presentare all'INPS la domanda per la certificazione del possesso dei requisiti nel rispetto di tre finestre annuali.
Per il 2022 l'ultima finestra si chiuderà il 30 novembre (le precedenti si sono chiuse il 31 marzo e il 15 luglio 2022).
Il 30 novembre 2022, pertanto, si chiuderà l'ultima finestra per poter presentare all'Inps la domanda di certificazione di possesso dei requisiti contributivi e anagrafici per poter accedere l'Ape Sociale. Una volta chiusasi la finestra, si avvierà il monitoraggio delle domande presentate da quanti matureranno i requisiti di accesso alla misura entro il 31 dicembre 2022 e non hanno presentato la domanda entro il 15 luglio scorso. L'Istituto avrà tempo fino al 31 dicembre 2022 per dare un riscontro alle domande presentate entro il 30 novembre prossimo.
In proposito si sottolinea che le domande presentate tra il 16 luglio e il 30 novembre 2022 saranno prese in considerazione esclusivamente se, all'esito del monitoraggio delle domande presentate entro il 15 luglio 2022, fase terminata il 15 ottobre scorso, sono residuate le necessarie risorse finanziarie, come integrate dall'articolo 1, comma 93, primo periodo, della legge di Bilancio 2022.
La domanda
Gli interessati devono presentare domanda, direttamente sul portale INPS o per il tramite di un intermediario abilitato o un CAF, alla sede Inps competente. Prima di presentare la domanda di accesso all'Ape Sociale, è necessario, come anticipato, presentare l'istanza per la verifica della sussistenza dei requisiti di accesso con la quale l'Inps certifica la presenza, anche in via prospettica, delle condizioni d'accesso previste, verificando l'idonea documentazione attestante la condizione del richiedente e le dichiarazioni sostitutive all'atto di notorietà allegate alla domanda presentata.
Per coloro che rientrano nella categoria dei disoccupati di lungo corso, è necessario indicare la data dell'ultimo mese di percezione della NASpI allegando la documentazione attestante il motivo per il quale si è avuto accesso alla stessa unitamente al documento di licenziamento o dimissioni per giusta causa o il verbale di accordo di risoluzione consensuale con il datore di lavoro.
I caregivers devono allegare un'autocertificazione con cui dichiarare di assistere e convivere da almeno 6 mesi con il soggetto affetto da handicap indicando grado di parentela, dati anagrafici dell'assistito e allegando il verbale di riconoscimento dell'handicap.
Nel caso di appartenenza alla categoria di lavoratori con almeno il 74% di invalidità, dovrà essere allegato il verbale rilasciato dalle commissioni sanitarie competenti da cui sia evidente anche la percentuale di invalidità.
Infine, per attestare l'esecuzione di una attività gravosa, dovrà essere compilato il modello AP116 o i nuovi modelli AP148 e AP149 che recepiscono le modifiche della legge di Bilancio 2022. Il modello AP148 deve essere utilizzato dai dipendenti pubblici o privati, mentre il modello AP149 dai lavoratori domestici. Entrambi i modelli, come indicato dalla circolare INPS n. 62/2022, sono reperibili sul sito al percorso: “Prestazioni e Servizi” > “Prestazioni” > “Ape Sociale-Anticipo pensionistico” > “Accedi al servizio”. Il datore di lavoro, mediante la compilazione dei modelli, certifica il tipo di lavorazione svolta, l'intervallo temporale di svolgimento, il CCNL applicato e il livello di inquadramento. Il richiedente, inoltre, dovrà fornire all'Inps il contratto di lavoro e le buste paga, così da permettere una lavorazione più veloce della pratica.
Si ricorda come tutti gli interessati che siano già in possesso dei requisiti e non vogliano perdere alcuna mensilità dell'APE Sociale hanno la possibilità di presentare la domanda di verifica dei requisiti e quella di accesso congiuntamente, compilando, in ogni caso, due domande distinte dal momento che non è possibile presentare una domanda unica.
Requisiti di accesso
L'APE Sociale si sostanzia in un'indennità, a carico dello Stato, erogata mensilmente dall'Inps in favore dei beneficiari che non rappresenta una vera e propria pensione, ma un anticipo pensionistico di accompagnamento alla pensione di vecchiaia per gli assicurati che rientrano in 4 specifiche categorie e hanno compiuto almeno 63 anni di età. È richiesta, inoltre, una specifica anzianità contributiva che varia in base alla categoria di appartenenza, oltre alla cessazione dell'attività lavorativa.
Tali categorie sono state modificate dalla legge di bilancio 2022 che ha ampliato la platea di possibili beneficiari:
La Legge di Bilancio 2022 non ha modificato il cd. Ape Rosa. In favore delle lavoratrici con figli è prevista una riduzione dei contributi richiesti pari a 12 mesi per ogni figlio, nel limite massimo di 2 anni complessivi.
Decorrenza e importo
L'erogazione dell'indennità da parte dell'Inps inizia dal primo giorno del mese successivo alla presentazione della domanda e viene corrisposta per 12 mensilità (non 13 non rappresentando una vera pensione) fino al raggiungimento dell'età pensionabile.
L'importo non è reversibile ai superstiti ed corrisponde alla rata mensile di pensione come determinata al momento dell'accesso all'APE Sociale, se questa risulta inferiore ai 1.500 euro, o pari a 1.500 nel caso la rata di pensione sia uguale o maggiore a tale cifra. L'APE Sociale non viene né rivalutato né integrato al minimo.
La misura, infine, è compatibile con la percezione di redditi da lavoro dipendente o parasubordinato e redditi derivanti da attività di lavoro autonomo nel limite, rispettivamente di 8.000 e 4.800 euro annui.
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L'anticipo pensionistico “APE sociale” è una misura riservata a disoccupati, caregivers, invalidi almeno al 74% e addetti a lavori gravosi che abbiano compiuto almeno 63 anni e 5 mesi di età e non siano titolari di pens..
Francesca Bicicchi
- Consulente del Lavoro in Roma e BolognaRimani aggiornato sulle ultime notizie di fisco, lavoro, contabilità, impresa, finanziamenti, professioni e innovazione
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