lunedì 31/10/2022 • 06:00
Online un nuovo documento della categoria che semplifica la lettura dei numerosi interventi modificativi al Codice del Terzo settore operati con il Decreto Semplificazioni e offre un breve sguardo al lavoro che i commercialisti ritengono ancora opportuno svolgere.
redazione Memento
“Le novità per il terzo settore nel c.d. “Decreto semplificazioni” è questo il titolo del nuovo documento pubblicato dal CNDCEC al fine di offrire alla categoria un testo che semplifichi la lettura dei numerosi interventi modificativi al Codice del Terzo settore operati con il Decreto Semplificazioni. Il documento, redatto dal gruppo di lavoro Enti del Terzo Settore presieduto dai Consiglieri Michele de Tavonatti e David Moro e pubblicato anche sul sito della Fondazione Nazionale Commercialisti, fa anche il punto sul lavoro che, a parere della categoria, sarebbe ancora opportuno svolgere per eliminare ulteriori criticità. L'analisi delle novità normative, per comodità di immediato riscontro, è stata suddivisa in funzione delle modifiche apportate ai singoli articoli del Codice, mentre le ulteriori proposte emendative sono state brevemente evidenziate nelle conclusioni. Come noto, oltre ad alcuni importanti correttivi apportati alla disciplina di riferimento per la qualificazione commerciale o non commerciale dell'ente, ai fini delle imposte dirette (art. 79 D.Lgs. 117/2017), ulteriori interessanti modifiche sono state effettuate dal Decreto Semplificazioni anche in materia di imposte indirette e tributi locali, deduzioni e detrazioni riconosciute a fronte di erogazioni liberali effettuate a favore di Enti del terzo settore, nonché in ordine alle disciplina fiscale specificamente dettata per le organizzazioni di volontariato e le associazioni di promozione sociale. Infine, alcune novità si registrano anche in materia di tenuta delle scritture contabili. “Nel complesso - affermano il vicepresidente del Consiglio nazionale, Michele de Tavonatti e il consigliere David Moro, entrambi delegati alla materia - sebbene gli interventi modificativi siano per lo più in linea con le istanze prospettate dal nostro consiglio nazionale dinanzi le competenti sedi istituzionali, l'impianto normativo di riferimento presenta ancora alcune criticità, per dirimere le quali sono necessari ulteriori interventi, anche da parte della prassi amministrativa, auspicabilmente antecedenti alla piena operatività di tutte le disposizioni fiscali contenute nel titolo X del codice che, come noto, avrà luogo solo a seguito della concessione delle autorizzazioni comunitarie”. “Questo documento - hanno aggiunto i due esponenti del Consiglio nazionale - è un altro contributo che forniamo ai nostri iscritti su una materia rispetto alla quale deve crescere la nostra consapevolezza professionale. La riforma del terzo settore ha costituito un passaggio storico per tutto il mondo del no profit, aprendo per la nostra professione grandi spazi di crescita che dobbiamo tutti imparare a sfruttare al meglio”. Fonte: Informativa CNDCEC 28 ottobre 2022 n. 101; Documento di ricerca CNDCEC 28 ottobre 2022
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