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lunedì 31/10/2022 • 06:00

Impresa Strategia per l’Economia Circolare

Cronoprogramma delle Riforme Green 2023: strumenti e tempi di attuazione

Il Ministro dell'Ambiente ha adottato il cronoprogramma di attuazione della Strategia Nazionale per l'Economia Circolare (SEC), che individua le azioni, gli obiettivi e le misure da perseguire nella definizione delle politiche istituzionali per assicurare un'effettiva transizione verso un'economia di tipo circolare.

di Andrea Quaranta - Environmental risk manager

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  • Tempo di lettura 1 min.
  • Ascolta la news 5:03

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Il cronoprogramma contiene i dettagli relativi alle tempistiche e alle azioni previste dalla Strategia e ne costituisce parte integrante. 

SEC, Strategia nazionale per l'Economia Circolare

Con la “Strategia nazionale per l'economia circolare” (SEC) il MiTE ha individuato le azioni, gli obiettivi e le misure da perseguire nella definizione delle politiche istituzionali volte ad assicurare un'effettiva transizione verso un'economia di tipo circolare.

In particolare, sono stati definiti i nuovi strumenti amministrativi e fiscali per potenziare il mercato delle materie prime seconde, con lo scopo di renderle competitive in termini di disponibilità, prestazioni e costi rispetto alle materie prime vergini:

  • CAM (Criteri Ambientali Minimi per gli acquisti verdi nella P.A.);
  • criteri EoW (End of Waste) per la cessazione della qualifica di rifiuto (End of Waste);
  • responsabilità estesa del produttore;
  • ruolo del consumatore;
  • diffusione di pratiche di condivisione e di “prodotto come servizio”

sono le principali parole d'ordine della SEC, che costituisce uno strumento fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi di neutralità climatica, definendo una roadmap di azioni e di target misurabili da qui al 2035.

SEC: il cronoprogramma diviso in tre macro-aree

Il MiTE ha pubblicato il cronoprogramma di attuazione della SEC, che contiene i dettagli relativi alle tempistiche e alle azioni previste dalla Strategia: il cronoprogramma è suddiviso in dieci capitoli che, pur nella complessità dei contenuti, possono essere ricondotti a tre macro-aree.

Lo scopo è quello di monitorare, definire e quantificare target intermedi e di aggiornare annualmente il cronoprogramma per l'integrazione di tutte le misure della strategia: è quello che, per utilizzare la terminologia dei sistemi di gestione, si chiama miglioramento continuo.

a prima è quella – trasversale – della governance , e prevede l'istituzione dell'Osservatorio nazionale per l'attuazione della Strategia per l'Economia Circolare e la predisposizione di un report annuale sull'andamento della SEC sulla base dell'attività svolta dall'Osservatorio.

La seconda è quella – più generale – che riguarda l'economia circolare, con particolare riferimento al diritto alla riparazione e al riuso (non solo dei prodotti, ma anche del suolo e delle risorse idriche) e ai progetti per creare e diffondere la circolarità a livello di distretto, facendo leva sul digitale per promuovere la simbiosi industriale.

La terza – più specifica – riguarda il settore dei rifiuti, sotto tre profili principali:

  • l'aspetto economico (incentivi e tassazione ambientale);
  • l'aspetto digitale (sistemi di tracciabilità);
  • l'aspetto normativo (modifiche alla disciplina vigente e nuove proposte legislative).

SEC: il fulcro costituito dal «diritto alla riparazione»

Il fulcro della Strategia per l'economia circolare è costituito dal “diritto alla riparazione”, che viene declinato in diversi modi, e riguarda – trasversalmente – molti settori.

Il cronoprogramma, infatti, stabilisce le milestone per:

  • il finanziamento della realizzazione di centri per il riuso e la riparazione dei beni, di proprietà pubblica;
  • l'utilizzo dei Criteri Ambientali Minimi obbligatori negli appalti pubblici come incentivo al riuso e alla riparazione dei beni;
  • l'adozione di incentivi per il riutilizzo e la riparazione;
  • la definizione, in ottica LCA (il ciclo di vita di un prodotto, dalla concezione e immissione sul mercato fino alla fine del suo uso originario, per essere recuperato/riusato/riciclato nella misura massima possibile) di un Tavolo Ecodesign;
  • la promozione di comportamenti individuali – a partire dai consumatori – tesi alla riduzione dei rifiuti,

ma non solo.

Ottimizzazione è la keyword per l'approvazione dei «Progetti faro di economia circolare», che mirano a perfezionare le filiere di raccolta, logistica e riciclo/riutilizzo dei rifiuti, mentre la rigenerazione dei brownfields in eco-distretti circolari e l'implementazione di una piattaforma digitale per favorire l'incontro di domanda e offerta di materie prime seconde mirano a contribuire pro quota al raggiungimento di un'economia circolare fondata, fra l'altro, su una simbiosi industriale, da perseguire tramite lo sviluppo di strumenti di progetti e/o schemi di incentivazione finanziaria e semplificazione delle reti di impresa.

Infine, il cronoprogramma detta i tempi per il riuso:

  • del suolo (quadro giuridico per la bonifica dei siti orfani; semplificazione delle procedure per la realizzazione di infrastrutture all'interno dei siti oggetto di bonifica allo scopo di limitare il consumo di suolo; semplificazioni normative sui siti contaminati in ottica di accelerazione degli interventi e recupero del suolo degradato) e
  • delle risorse idriche (campagne di informazione sul risparmio idrico; proposte di norme per il riuso delle acque).

SEC, macro-area Rifiuti: trasformazione digitale, incentivi e tassazione ambientale

Il nuovo sistema di tracciabilità dei rifiuti prevede:

  • la sperimentazione del modello e la consultazione con gli stakeholders per la definizione della metodologia e uno schema di decreto ministeriale che definisce la disciplina del Registro Elettronico Nazionale di Tracciabilità dei Rifiuti, recentemente approvato dal MiTE, e
  • la predisposizione della piattaforma digitale e delle relative disposizioni di interoperabilità per le imprese, in conformità alle norme sulla concorrenza.

Gli aspetti economico-finanziari relativi al settore dei rifiuti riguardano:

  • la proposta di incentivi fiscali a sostegno delle attività di riciclo e utilizzo di materie prime secondarie, basati sul Credito di Imposta (per i prodotti riciclati, per i materiali di recupero) e sul “Credito di Imposta Transizione 4.0” per interventi a supporto dell'economia circolare.
  • la revisione del sistema di tassazione ambientale dei rifiuti al fine di rendere più conveniente il riciclaggio rispetto al conferimento in discarica e all'incenerimento sul territorio nazionale.

La nuova tassazione ambientale prevede:

  • l'eliminazione dei SAD, i Sussidi Ambientalmente Dannosi;
  • la promozione di interventi di riduzione e prevenzione della produzione di rifiuti e per lo sviluppo di nuove tecnologie di riciclaggio e smaltimento;
  • l'innalzamento dei tributi speciali previsti per il conferimento in discarica dei rifiuti urbani di almeno il 50%;
  • l'individuazione di misure di sostegno economico a Comuni e Regioni, per la prevenzione della produzione dei rifiuti, il riuso, l'implementazione della raccolta differenziata, massimizzando la valorizzazione degli scarti non riciclabili nel rispetto degli obiettivi e della gerarchia comunitari.

SEC: la riforma della responsabilità estesa del produttore

L'ultima voce del cronoprogramma riguarda le riforme normative, volte:

  • ad un restyling della legislazione esistente (eliminazione della durata minima quinquennale prevista per gli accordi che le utenze non domestiche devono stipulare con il gestore pubblico o con l'operatore privato per la raccolta e l'avvio a recupero dei propri rifiuti; modifica delle norme che prevedono la partecipazione delle imprese di selezione alle negoziazioni per la definizione dell'accordo di programma quadro tra tutti i sistemi di compliance);
  • alla definizione di:
    • un accordo di programma per la realizzazione di un modello sperimentale di attuazione degli obblighi EPR (Extended Producer Responsibility) per i venditori a distanza su mercati online;
    • schemi di decreto per l'istituzione di EPR per filiere strategiche della SEC Tessile e di “plastiche non imballaggio”;
  • all'adozione di decreti per l'istituzione dei regimi di responsabilità estesa del produttore.

SEC: l'integrazione del cronoprogramma

Il cronoprogramma potrà essere integrato sulla base degli indirizzi dell'istituendo Osservatorio per l'Economia Circolare (tenendo conto della necessità di implementare tutti gli obiettivi e le azioni previste nella SEC), che avrà anche il compito di monitorare l'attuazione delle misure.

Il report sull'attuazione della Strategia per l'Economia Circolare, comprensivo del cronoprogramma aggiornato, sarà pubblicato annualmente sul sito istituzionale del MiTE.

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