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venerdì 28/10/2022 • 06:00

Finanziamenti Crisi Ucraina

Interventi Simest per PMI e Mid Cap: c’è tempo fino al 31 ottobre 2022

Scadono il 31 ottobre 2022 i due interventi Simest a favore delle PMI e Mid Cap colpite dalla crisi ucraina. La prima misura è rivolta alle imprese esportatrici in Ucraina, Federazione Russa e Bielorussia, che, a causa del conflitto, hanno subito una flessione dei ricavi, mentre la seconda linea di finanziamento è riservata alle imprese esportatrici con approvvigionamenti da Ucraina, Federazione Russa e Bielorussia.

di Maurizio Maraglino Misciagna - Dottore commercialista e revisore legale

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  • Tempo di lettura 1 min.
  • Ascolta la news 5:03

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Ultima chiamata per le due misure di finanziamento rese disponibili da Simest a favore delle PMI e Mid Cap colpite dalla crisi ucraina.

Le richieste di agevolazione potranno essere presentate entro le ore 18.00 di lunedì 31 ottobre 2022, salvo chiusura anticipata per esaurimento delle risorse finanziarie disponibili.

La Società del Gruppo CDP che sostiene la crescita delle imprese italiane nel mondo, aveva annunciato l'apertura del Fondo 394/Ucraina, gestito in convenzione con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale a partire dal 20 settembre scorso.

La misura denominata “Ucraina/Import” è rivolta a tutte le PMI e Mid-Cap i cui approvvigionamenti, diretti o indiretti, provenivano da Ucraina, Russia e Bielorussia, e che a causa delle ostilità, sono state costrette a diversificare le geografie di fornitura, registrando da febbraio 2022 forti rincari dei costi e importanti flessioni dei ricavi. Questa linea di finanziamento ha affiancato la misura già attiva dal 12 luglio denominata “Ucraina/Export” e rivolta alle imprese italiane che negli ultimi due anni hanno realizzato esportazioni per almeno il 20% del fatturato nei Paesi coinvolti nel conflitto.

Entrambi gli strumenti mettono a disposizione finanziamenti a tasso zero e un contributo a fondo perduto fino al 40% dell'intervento agevolativo complessivo, nel limite massimo di 500.000 euro.

Intervento “Ucraina/Export”

La misura “Ucraina/Export” è disciplinata dalla Circolare Simest 1/394/2022, ed è riservata alle PMI e Mid Cap che hanno realizzato, negli ultimi 3 anni, esportazioni complessive verso Ucraina, Federazione Russa e Bielorussia pari almeno al 20% del fatturato medio dell'ultimo triennio, e che, a causa del conflitto, hanno subito una flessione dei ricavi.

Ai fini della presentazione della domanda di agevolazione, le imprese beneficiarie hanno l'obbligo di indicare il dato relativo al fatturato estero registrato in ciascun anno del triennio 2019-2021 verso le tre geografie (Ucraina e/o Federazione Russa e/o Bielorussia), allegando l'asseverazione da parte del soggetto revisore, incluse le dichiarazioni IVA sottostanti; dichiarare una previsione di calo del fatturato estero a livello aggregato verso Ucraina, Federazione Russa e/o la Bielorussia che, al termine dell'esercizio 2022, dovrà essere complessivamente pari o superiore al 20% del fatturato medio estero realizzato verso tali Paesi nel triennio precedente.

Le imprese beneficiarie hanno inoltre l'obbligo di attestare entro la data del 31 dicembre 2023 un calo di fatturato estero, in relazione all'esercizio 2022, a livello aggregato verso l'Ucraina e/o la Federazione russa e/o la Bielorussia di almeno il 20% rispetto al fatturato medio estero realizzato nel triennio precedente e dichiarato in sede di presentazione della domanda verso i paesi oggetto di intervento.

Il fatturato estero dovrà essere dichiarato e asseverato da un professionista iscritto al Registro dei Revisori Contabili tenuto dal Ministero dell'economia e delle finanze, tenuto conto dei righi VE30, VE34 e VE50 dell'ultima dichiarazione IVA relativa all'anno 2022. Qualora dai controlli dovessero verificarsi incongruenze o difformità, Simest ha annunciato che provvederà alla revoca della quota del contributo a fondo perduto ed il finanziamento dovrà essere rimborsato al tasso di riferimento in relazione alla quota di finanziamento agevolato.

Intervento “Ucraina/Import”

L'intervento “Ucraina/Import”, anch'esso in scadenza il 31 ottobre 2022, è disciplinato dalla Circolare Simest 2/394/2022, ed è rivolto alle PMI e Mid Cap esportatrici i cui approvvigionamenti, diretti o indiretti, provenivano da Ucraina, Russia e Bielorussia, e che, a causa del conflitto, sono state costrette a diversificare le geografie di fornitura, registrando da febbraio 2022 forti rincari dei costi e importanti flessioni dei ricavi. Ai fini della presentazione della domanda di agevolazione, le imprese beneficiarie hanno l'obbligo di indicare il dato relativo al fatturato estero complessivo registrato in ciascuno dei tre anni (2019-2021), allegando le dichiarazioni IVA sottostanti; indicare la modalità (diretta/indiretta), la tipologia (materie prime/semilavorati/prodotti finiti) e la quota di approvvigionamenti da Ucraina e/o Federazione Russa e/o Bielorussia, allegando l'asseverazione da parte di un professionista iscritto all'albo dei revisore legali del MEF; dichiarare un rincaro dei costi degli approvvigionamenti (diretti e/o indiretti) e di prevedere che, al termine dell'esercizio 2022, si registrerà un aumento del costo medio unitario degli approvvigionamenti  da Ucraina e/o Federazione russa e/o Bielorussia e/o da geografie alternative di approvvigionamento, pari ad almeno il 20% rispetto alla media del triennio 2019 – 2021 e/o dichiarare una riduzione dei quantitativi di approvvigionamenti e di prevedere che, al termine dell'esercizio 2022, si registrerà una riduzione dei quantitativi di approvvigionamenti (diretti ed indiretti) da Ucraina e/o Federazione russa e/o Bielorussia, pari ad almeno il 20% rispetto alla media del triennio 2019 - 2021.

Anche per questa linea di intervento le imprese beneficiarie hanno l'ulteriore l'obbligo di attestare entro la data del 31 dicembre 2023 il rispetto di almeno uno dei seguenti requisiti: 1)un aumento del costo medio unitario degli approvvigionamenti da Ucraina e/o Federazione russa e/o Bielorussia e/o da geografie alternative di approvvigionamento, pari ad almeno il 20% rispetto alla media del triennio 2019 - 2021;2)  una riduzione dei quantitativi di approvvigionamenti da Ucraina e/o Federazione russa e/o Bielorussia, pari ad almeno il 20% rispetto alla media del triennio 2019 - 2021.

Qualora dai controlli dovessero verificarsi incongruenze o difformità, Simest ha annunciato che provvederà alla revoca della quota del contributo a fondo perduto ed il finanziamento dovrà essere rimborsato al tasso di riferimento in relazione alla quota di finanziamento agevolato.

Le spese oggetto dell'agevolazione, per essere considerate ammissibili in entrambi gli interventi, devono essere sostenute successivamente alla ricezione dell'esito della domanda di agevolazione ed entro il secondo esercizio successivo alla data di erogazione dell'intervento agevolativo e devono essere effettuate indicando all'interno della causale di ogni pagamento/movimentazione  i “riferimenti delle fatture” (numero e data di emissione) a cui si riferiscono i pagamenti effettuati ed  il “numero di CUP” a cui il finanziamento e l'eventuale cofinanziamento si riferisce.

Le spese infine devono essere documentate con fattura o altro documento fiscalmente valido con indicazione dettagliata delle singole spese effettuate e devono essere accompagnate dall'estratto conto del conto corrente dedicato.

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