mercoledì 26/10/2022 • 06:00
AGID e Ministero della Giustizia hanno siglato un accordo di collaborazione, finalizzato a potenziare la capacità della Direzione generale per i sistemi informativi automatizzati del Dipartimento organizzazione giudiziaria (DGSIA) di soddisfare i bisogni d'innovazione tramite lo strumento degli appalti innovativi.
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L'Agenzia per l'Italia digitale (AGID) ha reso noto nei giorni scorsi di aver siglato un accordo di collaborazione con il Ministero della Giustizia, finalizzato a potenziare la capacità della Direzione generale per i sistemi informativi automatizzati del Dipartimento organizzazione giudiziaria (DGSIA) di soddisfare i propri bisogni d'innovazione tramite lo strumento degli appalti innovativi. Al contempo, si vuole contribuire a promuovere l'utilizzo degli appalti d'innovazione nell'intero sistema pubblico. Nello specifico, l'oggetto dell'accordo prevede:
L'AGID, inoltre, sottolinea che, con detta collaborazione, s'intende definire prassi e strumenti per la digitalizzazione delle procedure di appalto d'innovazione e realizzare un programma di formazione e sensibilizzazione del personale sul tema degli acquisti d'innovazione.
Nell'ambito dell'accordo, la DGSIA svolgerà il ruolo di soggetto pubblico che esprime i fabbisogni e di stazione appaltante, mentre, l'Agenzia avrà il compito specialistico di supporto per le attività di esecuzione delle procedure degli appalti innovativi.
Si precisa, altresì, che l'accordo tra AGID e Ministero della Giustizia s'inserisce all'interno di un quadro di collaborazioni istituzionali propedeutiche alla costruzione di un vero e proprio sistema Paese per l'innovation procurement.
Gli appalti innovativi
Per completezza ed una maggiore comprensione dell'argomento in esame, occorre anzitutto ricordare in cosa consistono gli appalti innovativi. Questi ultimi rappresentano, in sostanza, delle procedure previste dalla legislazione comunitaria e nazionale che rivoluzionano le modalità e l'oggetto degli acquisti della Pubblica Amministrazione.
Tramite gli appalti innovativi, infatti, la Pubblica Amministrazione lancia una “sfida” al mercato esprimendo il proprio fabbisogno in termini funzionali, lasciando agli operatori di mercato la libertà di proporre la soluzione più idonea. Una domanda pubblica qualificata e sfidante favorisce la crescita della ricerca pubblica e industriale, promuove lo sviluppo di prodotti e servizi innovativi, mantiene alta la competitività sul mercato internazionale, apre spazi all'occupazione di qualità.
La stessa Unione Europea raccomanda l'utilizzo degli appalti d'innovazione, in quanto, come specifica la Direttiva Appalti UE 24/2014 (Considerando 47) “(...) le autorità̀ pubbliche dovrebbero utilizzare gli appalti pubblici strategicamente nel miglior modo possibile per stimolare l'innovazione. L'acquisto di prodotti, lavori e servizi innovativi svolge un ruolo fondamentale per migliorare l'efficienza e la qualità dei servizi pubblici e nello stesso tempo affrontare le principali sfide a valenza sociale. (...)”.
La piattaforma per le attività
L'AGID mette a disposizione, per la realizzazione delle attività, la piattaforma per gli appalti d'innovazione (appaltinnovativi.gov.it), prevista dal Piano Triennale per l'informatica nella Pubblica Amministrazione 2020-2022, per lo svolgimento delle funzioni di innovation procurement broker e per l'attuazione degli appalti.
Detta piattaforma svolge le funzioni tipiche di un Innovation procurement broker pubblico e si pone i seguenti obiettivi:
Nella sua evoluzione, il suddetto portale appaltinnovativi.gov.it accoglierà tutto il percorso dell'innovazione "demand driven", dall'emersione del bisogno fino all'acquisto di soluzioni innovative. L'iniziativa è condotta secondo una logica inclusiva ed intende federare le piattaforme di Open Innovation delle Regioni, i portali dei Cluster tecnologici, delle associazioni rappresentative degli operatori economici con l'obiettivo di creare un network che prepari i fattori della produzione di innovazione del nostro Paese.
Il portale vuole far conoscere, inoltre, un'amministrazione diversa che sperimenta e sfida il meglio del mercato, della conoscenza e della capacità industriale.
Il Piano Triennale per l'Informatica nella P.A. 2020-2022
Per ulteriore completezza di argomento, occorre anche ricordare cosa prevede il sopra citato Piano Triennale per l'Informatica nella PA 2020-2022, approvato con DPCM del 17 luglio 2020.
Tale Piano, infatti, prosegue nel solco di quello precedente e fornisce un ulteriore slancio alla diffusione degli appalti d'innovazione ed allo sviluppo di piattaforme di acquisto dedicate.
Il Piano, tra l'altro, affida ad AGID il compito di promuovere la costituzione di un ecosistema istituzionale che possa coinvolgere i diversi livelli della Pubblica Amministrazione fino agli enti locali, per la valorizzazione della domanda pubblica d'innovazione e la diffusione della cultura della trasformazione digitale. Tutto ciò, con immediati vantaggi per cittadini ed imprese.
Gli appalti d'innovazione potranno rappresentare sempre più uno strumento aperto di sfida e stimolo alla partecipazione competitiva di un mercato allargato che interessa le grandi imprese, ma anche e soprattutto le PMI, le start-up, il terzo settore, le università e i centri di ricerca.
L'obiettivo di fondo è quello di traslare la logica dell'open innovation, dal settore strettamente privato, a cui attualmente è confinata, a quello pubblico: open innovation public procurement.
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