martedì 25/10/2022 • 06:00
Nel mondo delle relazioni industriali il fatto che anche una multinazionale come Amazon accetti un confronto costante con le organizzazioni sindacali è di per sé una notizia. Il percorso negoziale, avviato nel settembre 2021, si è concluso con l’accordo del 12 ottobre 2022, nel quale si definiscono trattamenti economici migliorativi per il personale dipendente.
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Il percorso negoziale avviato con il Protocollo per la definizione di un sistema condiviso di Relazioni Industriali firmato in data 15 settembre 2021 da Amazon Italia e le Federazioni sindacali sia dei Trasporti che dei Lavoratori Atipici, alla presenza del Ministero del Lavoro - promotore del tavolo di confronto – aveva fatto un certo effetto.
Il dibattito che si era acceso si era diviso tra chi sosteneva l'importanza di un accordo che portava al tavolo di confronto anche una multinazionale come Amazon (per la sua storia non propriamente convinta dell'importanza delle relazioni con il sindacato) e chi invece era convinto che l'intesa fosse semplicemente il modo per uscire da una fase conflittuale al tempo particolarmente accesa, ma che non avrebbe portato a nulla di concreto.
L'accordo del 12 ottobre 2022 sembra far propendere la bilancia verso la prima tesi.
Intanto sul metodo partecipativo introdotto dal Protocollo, dove si era teorizzato di adottare un metodo connotato da sistematicità di analisi, confronto e verifica dei temi di comune interesse e che “le relazioni industriali rappresentano un valore in sé”. Già con un precedente verbale di incontro del 28 giugno 2022, le parti avevano fatto il punto su una serie di tematiche sviluppate in diversi incontri nazionali, ed avevano “fotografato” e misurato le questioni e le distanze. Per esempio, rispetto alla “valorizzazione economica collettiva”.
Le novità dell'accordo
Nell'intesa di ottobre 2022 vengono condivise alcune importanti novità:
Le Parti si impegnano a proseguire il confronto sulle altre tematiche individuate dal Protocollo di Relazioni Industriali, a partire dal tema del lavoro temporaneo e del ricorso a forme di rapporto di lavoro atipiche, con l'obiettivo di ridurre a quanto strettamente necessario tale ricorso, ricercando, nel rispetto delle norme, tutti gli interventi utili a dare continuità occupazionale all'interno dell'azienda.
I sindacati esprimono grande soddisfazione per l'intesa che “concretizza finalmente il percorso negoziale avviato con Amazon e realizza una positiva risposta per il personale in una fase congiunturale critica per i lavoratori”.
Ma ancora di più colpisce la dichiarazione delle due società firmatarie dell'intesa, Amazon Logistica ed Amazon Transport, che evidentemente, anche a livello di immagine, ci tengono a dare risalto a quanto pattuito: “apprezziamo il grande lavoro che i nostri dipendenti svolgono durante tutto l'anno, e siamo orgogliosi delle retribuzioni competitive che offriamo.
A partire dal primo di ottobre, Amazon ha aumentato la retribuzione d'ingresso per i propri dipendenti della logistica a 1.713 € lordi al mese. Con questo aumento, le retribuzioni di ingresso sono incrementate del 19% rispetto a quelle del 2018 e sono superiori dell'8% rispetto a quanto previsto dal 5 livello del CCNL Logistica, Trasporto Merci e Spedizioni”.
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