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lunedì 24/10/2022 • 06:00

Fisco Fusione societaria

Direttiva Madre-Figlia compatibile col limite alla deduzione dei dividendi tassati

Secondo la CGUE, è compatibile con il regime di esenzione previsto dalla Direttiva Madre–Figlia la normativa belga che, nell'ambito di una riorganizzazione aziendale (nella specie, di una fusione societaria), prevede in capo alla società incorporante un limite al riporto dei “dividendi tassati” deducibili.

di Francesca Moretti - Avvocato

di Mauro Pisano - Avvocato

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  • Tempo di lettura 1 min.
  • Ascolta la news 5:03

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Con la sentenza del 20 ottobre 2022, causa C-295/21 (Allianz Benelux c/ Etat Belge, SPF Finances), i giudici unionali hanno avuto modo di pronunciarsi in merito alla compatibilità con il diritto dell'Unione Europea della normativa nazionale belga che, in ipotesi di operazioni di riorganizzazione aziendale (nella specie, di una fusione), prevede un limite al riporto dei cosiddetti “redditi definitivamente tassati” (“RDT”). Per comprendere meglio la questione, occorre premettere che il Belgio ha adottato un particolarissimo regime di participation exemption sui dividendi, in base al quale i dividendi percepiti da una società ivi residente sono ricompresi nella base imponibile della stessa, prima di essere da questa dedotti sino a concorrenza del 95% dei dividendi stessi. La deducibilità dei dividendi “tassati”, tuttavia, è subordinata all'esistenza in capo alla società di un utile al “lordo” della deduzione stessa; di tal che, in assenza di utili, la deduzione non sarebbe possibile. Nel caso, la parte non dedotta dei dividendi tassati (i c.d. RDT), per incapienza di utili, è riportabile in avanti nei periodi d'imposta successivi senza limiti temporali. Orbene, la pronuncia in commento trae spunto da una prima fusione per incorporazione di due società di assicurazioni in una société anonyme di diritto belga, cui era seguita l'incorporazione di q...

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