venerdì 21/10/2022 • 11:58
Con il comunicato stampa del 20 ottobre 2022, l’Agenzia delle Entrate informa che, sul proprio sito, è disponibile l’ultima edizione del Rapporto mutui ipotecari consistente in una produzione statistica dell’Osservatorio del mercato immobiliare (Omi).
redazione Memento
Il Rapporto mutui ipotecari 2022, disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate dal 20 ottobre 2022, analizza il complesso dei finanziamenti concessi a fronte di garanzia ipotecaria sugli immobili e fornisce alcune informazioni sulla loro destinazione di utilizzo. Nel dettaglio, il Rapporto analizza i principali dati di consuntivo del 2021 relativi al flusso di nuovi mutui (non sono quindi comprese le cosiddette surroghe) e riporta l’evoluzione delle serie storiche. Nel 2021: sono stati sottoscritti e registrati circa 456.000 atti di iscrizione ipotecaria; le unità immobiliari ipotecate a garanzia dei finanziamenti ammontano a 1.017.087 e sono in aumento del 25,8% rispetto al 2020. Inoltre, il Rapporto, attraverso una classificazione per tipo di atto e per aree geografiche, illustra le statistiche sui mutui ipotecari relative al: numero di immobili ipotecati; capitale erogato; tasso di interesse applicato alla prima rata. Il Rapporto contiene anche le statistiche sulla destinazione del finanziamento erogato, in modo da evidenziare quanta parte del capitale di debito estratto dal patrimonio immobiliare ipotecato torni effettivamente sul mercato immobiliare. Tale capitale di debito nel 2021 si attesta poco oltre 101 miliardi di euro, pari al 5,7% del PIL italiano. L’ammontare di questo capitale che finanzia con certezza il mercato immobiliare (nel senso che viene reinvestito in questo mercato) è pari a circa 46 miliardi di euro. Quindi il capitale estratto dal valore patrimoniale immobiliare ritorna in quel mercato, per circa il 46% del totale del capitale erogato. Più di 34 miliardi di euro sono, invece, destinati a finanziare altre attività. In questo caso il valore potenziale del patrimonio immobiliare si trasforma in un valore che rientra nel circuito economico attivo. Il residuo, circa 13 miliardi di euro, ha una destinazione mista. Infine, l’analisi in oggetto è svolta per aree territoriali (Nord, Centro e Sud) e per le maggiori otto città italiane per popolazione residente. L’aumento delle ipoteche è più accentuato nelle aree Centro e Nord, mentre il rialzo del capitale di debito è più marcato nelle aree del Centro e del Sud. Fonte: Comunicato stampa AE 20 ottobre 2022
© Copyright - Tutti i diritti riservati - Giuffrè Francis Lefebvre S.p.A.
Rimani aggiornato sulle ultime notizie di fisco, lavoro, contabilità, impresa, finanziamenti, professioni e innovazione
Per continuare a vederlo e consultare altri contenuti esclusivi abbonati a QuotidianoPiù,
la soluzione digitale dove trovare ogni giorno notizie, video e podcast su fisco, lavoro, contabilità, impresa, finanziamenti e mondo digitale.
Abbonati o
contatta il tuo
agente di fiducia.
Se invece sei già abbonato, effettua il login.