venerdì 21/10/2022 • 06:00
C’è tempo fino al 18 novembre 2022 per presentare progetti di nuove Case delle tecnologie emergenti. Il MISE ha infatti stanziato 80 milioni di euro destinati ai comuni coperti dalla rete banda ultralarga che, insieme alle imprese, sviluppano programmi di ricerca e trasferimento tecnologico verso startup e PMI.
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Il Ministero dello Sviluppo Economico ha aperto i termini per la presentazione dei progetti per le nuove Case delle tecnologie emergenti da realizzare sul territorio nazionale, dopo quelle già avviate nelle città di Torino, Roma, Bari, Prato e L’Aquila. La dead line è fissata per il 18 novembre ed il plafond disponibile è pari a 80 milioni di euro da destinare ai comuni coperti dalla rete banda ultralarga che, insieme a Università, Centri di ricerca e imprese, puntano a sviluppare programmi di ricerca, sperimentazione e trasferimento tecnologico a supporto di startup e PMI innovative, basati sull’utilizzo dell’intelligenza artificiale, internet of things, crypto asset, il 6G, la blockchain e le tecnologie quantistiche.
Gli obiettivi delle Case delle tecnologie
Il Programma di supporto alle tecnologie emergenti 5G è stato approvato dal MISE con DM 26 marzo 2019, in attuazione della delibera del CIPE n. 61/2018 e finanziato da risorse del Fondo Sviluppo e Coesione 2014-2020. Le Case delle tecnologie hanno in particolare come obiettivo:
Le aree di interesse identificate sono Blockchain e Crypto Asset; Internet of Things (IoT); Intelligenza Artificiale; 6G e tecnologie quantistiche.
I beneficiari
Beneficiari della misura sono i comuni, cui è presente una rete a banda ultralarga in tecnologia mobile 5G, in qualità di capofila di un partenariato composto da università e/o centri di ricerca italiani e imprese, PMI e/o startup costituite italiane o con una sede operativa sul territorio italiano.
Il bando prevede che il partenariato ha l’obbligo di sviluppare progetti di ricerca, sperimentazione e trasferimento tecnologico all’interno della Casa delle tecnologie emergenti, finalizzati a coniugare le competenze scientifiche dell’università e dei centri di ricerca con le esigenze del tessuto imprenditoriale e dei settori che si ritengono strategici al fine di aumentare la competitività dei territori. I comuni già vincitori dei precedenti bandi di cui al Decreto 26 marzo 2019 non potranno partecipare alla selezione.
I progetti finanziabili
I progetti selezionati ed approvati sulla base della graduatoria finale ed ammessi a finanziamento da parte del MISE, saranno finanziabili sulla base delle risorse disponibili previa sottoscrizione, da parte del comune, di un’apposita convenzione come disposto all’Allegato 3 denominato “Schema di Convenzione”.
Le proposte progettuali dovranno avere un importo minimo pari a 8 milioni di euro e un massimo pari a 15 milioni di euro.
Nel caso di progetti di Casa delle tecnologie emergenti che prevedano un contributo a carico del beneficiario e dei suoi partner è fatto obbligo al comune partecipante di garantire la copertura e di dare completa attuazione all’intero progetto per il 100% del relativo importo.
Le proposte progettuali dovranno contenere:
La presentazione delle domande
La domanda di partecipazione dovrà essere redatta secondo le modalità previse nell’Avviso pubblico, utilizzando il format “Domanda di partecipazione”.
La domanda, corredata di tutti gli allegati, dovrà essere inviata tramite posta elettronica certificata all’indirizzo: dgscerp.div1@pec.mise.gov.it.
Qualora la Domanda dovesse risultare di peso considerevole da non permettere l’invio tramite PEC, potrà essere inviata, in formato cartaceo oppure su supporto digitale, tramite posta o corriere. In alternativa, il plico potrà essere consegnato a mano presso il Ministero, Direzione Generale per i Servizi di Comunicazione Elettronica, Radiodiffusioni e Postali, Viale America 201 - Roma, Divisione I, quinto piano, stanza A537.
La documentazione deve pervenire entro il termine perentorio delle ore 12:00 del 18 novembre 2022.
Le richieste di informazioni e chiarimenti potranno essere formulate esclusivamente in forma scritta, a mezzo PEC ed i chiarimenti e le interpretazioni forniti dal MISE entro la data del 7 novembre 2022 saranno pubblicati sul sito internet del Ministero.
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