giovedì 20/10/2022 • 06:00
L'Executive Order (EO) Enhancing Safeguards for United States Signals Intelligence Activities, firmato dal Presidente Biden il 7 ottobre 2022 rappresenta un primo passo verso l'adeguamento degli Stati Uniti, nella tutela dei dati personali, agli standard Europei.
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Tra le molteplici novità introdotte e le perplessità che il documento ha sollevato, si avvia un percorso laborioso verso un nuovo data transfer deal a cui si aggiunge la ferma presa di posizione dell'Associazione NOYB, determinata a contestare il nuovo accordo in tribunale. Le principali novità Con la firma da parte del Presidente Biden dell'Executive Order (EO) Enhancing Safeguards for United States Signals Intelligence Activities, giunge a un primo traguardo il tentativo di armonizzazione delle politiche inerenti alla protezione dei dati personali di matrice Europea con quelle americane, resosi necessario in seguito alla storica sentenza “Scherms II” a cui si deve l'invalidazione del Privacy Shield. Tra le novità più rilevanti è possibile evidenziare: l'introduzione di limitazioni all'azione investigativa dell'intelligence americana, che potrà accedere ai dati personali solo nel rispetto del principio di proporzionalità e con riguardo a situazioni di necessità relative, ad esempio, alla tutela della sicurezza nazionale; la richiesta all'intelligence medesima di aggiornare le proprie procedure e le proprie politiche alla luce della rinnovata politica in materia di protezione dei...
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