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lunedì 17/10/2022 • 06:00

Lavoro Somministrazione e decadenza

La temporaneità è requisito essenziale della somministrazione di lavoro

La sussistenza del requisito della temporaneità nei contratti di somministrazione di lavoro, come interpretato dalla giurisprudenza della Corte di Giustizia, deve essere verificato dal giudice di merito, non rilevando l'eventuale accertamento dell'intervenuta decadenza del lavoratore dall'impugnazione dei contratti.

di Elisabetta Cassaneti - Avvocato - New Labour Studio Legale

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La Suprema Corte di Cassazione è intervenuta nel luglio di quest'anno con alcune pronunce (Cass. 23494 del 27 luglio 2022 ed altre) – per lo più nei medesimi termini - su un tema di sempre grande attualità: la somministrazione di lavoro. I giudici sono stati chiamati a pronunciarsi su sentenze della Corte di Appello di Brescia, che avevano ritenuto la legittimità dei contratti (rectius del contratto) di somministrazione stipulati con il medesimo lavoratore inviato in missione sempre presso la stessa utilizzatrice per un periodo rilevante di tempo. La Corte di  Appello di Brescia era giunta a tale conclusione, sulla base del corretto presupposto che, non avendo il lavoratore impugnato nei termini di legge previsti dall' art. 32 Legge 183/2010 (60 giorni dalla cessazione) i singoli contratti di somministrazione di lavoro, fosse intervenuta la decadenza e che quindi l'unico contratto da esaminare fosse l'ultimo in ordine cronologico, stipulato sotto la vigenza del D.lgs. 81/2015 e ritenuto legittimo. La Cassazione ha invece statuito, in accoglimento delle tesi svolta dalla difesa del lavoratore, che l'intervenuta decadenza non precludesse che incideter tantum il giudice del merito comunque potesse esaminare la legittimità dei contratti sottoscritti dal lavoratore (se vi fosse stato un utilizzo fraudolento dello strumento) ed arrivare ad una statuizione sulla co...

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