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mercoledì 12/10/2022 • 06:00

Fisco Dividendi esteri

Sì al credito per le imposte pagate all’estero sui dividendi convenzionali

La Cassazione smentisce l'Agenzia delle Entrate che per decenni aveva ingiustamente negato la spettanza del credito per le imposte pagate su dividendi provenienti da Stati con cui l'Italia ha una convenzione contro le doppie imposizioni. Si aprirà quindi una calda stagione di istanze di rimborso.

di Federico Andreoli - Avvocato in Milano

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  • Tempo di lettura 1 min.
  • Ascolta la news 5:03

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La normativa domestica La Cassazione con la sentenza 25698 del 1° settembre 2022 riguarda l'interpretazione delle convenzioni contro le doppie imposizioni e il suo rapporto con la norma domestica. Le convenzioni dovrebbero evidentemente superare le norme domestiche, se più favorevoli, anche in forza dell'art. 169 TUIR. Tuttavia, l'AE ha sempre opposto un netto rifiuto all'applicazione delle convenzioni con riferimento al credito per le imposte estere subite sui dividendi. La Cassazione, con la prima pronuncia sull'argomento, fa finalmente breccia nella granitica posizione dell'AE e da giustamente ragione al contribuente, fornendo così un precedente importantissimo per la presentazione di (numerose) istanze di rimborso. L'art. 165 TUIR riconosce il diritto di detrarre dall'imposta dovuta in Italia le imposte pagate all'estero a titolo definitivo: il c.d. credito per le imposte estere (ovvero foreign tax credit). Il riconoscimento del credito è sottoposto ad una serie di complesse limitazioni e condizioni, ma è indipendente dalla circostanza che le imposte siano, o meno, state pagate in uno Stato con cui l'Italia ha sottoscritto una convenzione contro le doppie imposizioni. In altri termini, l'art. 165 TUIR ha una portata generale con riferimento alle imposte sui redditi e trova applicazione a favore di tutti i soggetti passivi, persone fisich...

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