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lunedì 03/10/2022 • 06:00

Finanziamenti Riaperti i termini per l’invio delle domande

Economia sociale: dal 13 ottobre al via le istanze per gli incentivi

Dal 13 ottobre 2002  alle ore 12 riparte l'economia sociale. L'agevolazione potrà essere richiesta dalle imprese (imprese sociali, cooperative sociali e relativi consorzi, società cooperative con qualifica di ONLUS) con un'istanza inviata a mezzo PEC. Se l'istruttoria è positiva si accede a un finanziamento “agevolato” e a un contributo non rimborsabile.

di Monica Greco - Giornalista - Esperta di Fisco e Bilancio

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  • Tempo di lettura 1 min.
  • Ascolta la news 5:03

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Dal 13 ottobre 2022 alle ore 12 al via le nuove domande per accedere alla misura agevolativa “Imprese dell'economia sociale” che finanzia i programmi di investimento proposti dalle imprese operanti nell'ambito dell'economia sociale.

Le imprese sociali, culturali e creative e ONLUS hanno un nuovo “spazio temporale” per accedere ai finanziamenti previsti per la realizzazione “agevolata” dei programmi di investimenti produttivi e per l'incremento occupazionale dei lavoratori con disabilità.

L'economia sociale è supportata dall'incentivo che agevola interventi, non inferiori a 100 mila euro e non superiori a 10 milioni, grazie a un finanziamento di durata fino a 15 anni, comprensivo di un periodo di preammortamento massimo di 4 anni, al tasso agevolato dello 0,5% annuo, a cui deve essere associato un finanziamento bancario.

L'autunno, dunque, riapre le porte all'economia sociale. Al via la presentazione delle domande per accedere all'agevolazione, sempreché arrivi la stipula della Convenzione tra il Ministero, l'ABI e CDP. Ricordiamo che lo “sportello” per l'invio delle domande è stato chiuso lo scorso 9 agosto 2022, ai sensi dell'articolo 15, comma 1 del decreto direttoriale 8 agosto 2022.

Economia sociale: l'agevolazione

Con il decreto del MISE del 3 luglio 2015, (G.U. n.224 del 26 settembre 2015) è stato istituito il regime di aiuto volto alla diffusione e al rafforzamento dell'economia sociale e di quella culturale e creativa.

L'economia sociale è al centro del mirino dell'agevolazione: una misura che prevede, a fronte della realizzazione dei programmi ammissibili, un finanziamento agevolato e il riconoscimento di contributo non rimborsabile. Il finanziamento ha una durata massima fino a 15 anni, comprensivo del periodo di preammortamento (massimo 4 anni), al tasso agevolato dello 0,5% annuo.

All'economia sociale è concesso il finanziamento agevolato che deve essere associato a un finanziamento bancario, a tasso di mercato e di pari durata, erogato dalla Banca finanziatrice. I due finanziamenti sono regolati da un unico contratto di finanziamento, per una percentuale di copertura delle spese ammissibili che può raggiungere l'importo massimo dell'80%, fermo restando quanto previsto al precedente articolo 4, comma 6, lettera a) del decreto in commento.

Il contratto di finanziamento dell'economia sociale prevede una quota del 30% del finanziamento come finanziamento bancario e del 70% come finanziamento agevolato - che copre spese ammissibili per un importo massimo del 56%.

Il finanziamento agevolato si rimborsa secondo il piano di ammortamento, a rate semestrali costanti posticipate, scadenti il 30 giugno e il 31 dicembre di ogni anno; inoltre, ad esso è associato un contributo non rimborsabile il cui importo varia in funzione della tipologia di investimento proposto, della dimensione d'impresa e dell'ubicazione del programma agevolato.

Chi sono le “Imprese dell'economia sociale”

L'economia sociale vede al centro alcuni soggetti che sono beneficiari della misura in esame e, precisamente, sono:

  • le imprese sociali, comunque costituite, iscritte nell'apposta sezione del Registro delle imprese;
  • le cooperative sociali e i loro consorzi (L. 381/1991) iscritti nell'apposito albo e nell'apposita sezione del Registro delle imprese;
  • le società cooperative aventi qualifica di ONLUS, nel rispetto delle disposizioni di cui agli articoli 101, comma 2, e 102, comma 2, del DLgs n.117/2017 e successive modificazioni e integrazioni;
  • le imprese culturali e creative, costituite in forma di società di persone o di capitali, che operano o intendono operare nei settori economici elencati nell'allegato n. 1 del citato decreto.

Le predette imprese alla data di presentazione della domanda di accesso alle agevolazioni devono:

  • essere regolarmente costituite e iscritte nel Registro delle imprese e inserite negli elenchi, albi, anagrafi previsti, ivi incluso il Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (RUNTS);
  • trovarsi nel pieno e libero esercizio dei propri diritti e non essere in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali;
  • avere sede legale e operativa ubicata nel territorio nazionale; quelle che non hanno sede nel territorio italiano costituite secondo le norme vigenti nello Stato di residenza e iscritte nell'omologo registro delle imprese;
  • trovarsi in regola con le disposizioni vigenti in materia di normativa edilizia e urbanistica, del lavoro, della prevenzione degli infortuni e della salvaguardia dell'ambiente ed essere in regola con gli obblighi contributivi;
  • essere in regime di contabilità ordinaria;
  • avere ricevuto una positiva valutazione del merito di credito da parte di una Banca finanziatrice e disporre di una delibera di finanziamento adottata dalla medesima Banca finanziatrice per la copertura finanziaria del programma di investimenti proposto. Nel caso di grandi imprese la valutazione della capacità economico-finanziaria occorre un rating comparabile almeno a “B”;
  • non aver effettuato, nei due anni precedenti la presentazione della domanda, una delocalizzazione verso l'unità produttiva oggetto dell'investimento e assumere l'impegno a non procedere alla delocalizzazione nei due anni successivi al completamento dell'investimento stesso.

Quali sono i programmi d'investimento dell'economia sociale

I programmi dell'economia sociale ammissibili sono finalizzati alla creazione o allo sviluppo delle imprese e prevedono:

  • la realizzazione di investimenti produttivi, ivi compresi quelli che, in coerenza con gli obiettivi dell'Agenda 2030, presentano un carattere innovativo in termini di impatto sociale ovvero di sostenibilità ambientale;

PROGRAMMI per la realizzazione di INVESTIMENTI PRODUTTIVI

TIPO INVESTIMENTO

Creazione di una nuova unità produttiva

Ampliamento della capacità produttiva di un'unità esistente

Riconversione di un'unità produttiva esistente

Ristrutturazione di un'unità produttiva esistente

  • l'incremento occupazionale dei lavoratori con disabilità .

I programmi possono essere presentati anche in collaborazione con centri di trasferimento tecnologico, stazioni sperimentali, digital innovation hub e incubatori d'impresa; devono essere, tra l'altro, avviati successivamente alla presentazione della domanda di agevolazione e ultimati entro 36 mesi dalla data di stipula del contratto di finanziamento.

I programmi devono presentare spese ammissibili, al netto dell'IVA:

  • non inferiori a 100 mila euro
  • non superiori a 10 milioni di euro

fermo restando il rispetto dei massimali di aiuto previsti dai Regolamenti applicabili.

Per investimenti produttivi sono ammissibili le spese relative alle immobilizzazioni rientranti nelle categorie di seguito indicate, se necessarie al raggiungimento delle finalità del programma e coerenti e funzionali con lo svolgimento dello stesso:

  • suolo aziendale e sue sistemazioni. Sono ammesse spese per l'acquisto del suolo aziendale nel limite del 10% dell'investimento produttivo complessivamente agevolabile;
  • fabbricati, opere edili/murarie, comprese le ristrutturazioni. Tali spese non possono da sole costituire un programma organico e funzionale agevolabile;
  • infrastrutture specifiche aziendali;
  • macchinari, impianti e attrezzature varie, nuovi di fabbrica ;
  • programmi informatici, brevetti, licenze, know-how e conoscenze tecniche non brevettate concernenti nuove tecnologie di prodotti e processi produttivi.

L'economia sociale riparte grazie anche a programmi “in forma congiunta” fino ad un massimo di sei soggetti co-proponenti, quando il programma d'investimento è realizzato nel rispetto di un accordo di collaborazione. Per tali programmi ciascun co-proponente deve presentare un programma comportante spese ammissibili non inferiori a 50 mila euro.

Come presentazione istanza di accesso

L'economia sociale trova range grazie alla riapertura dei termini. E' possibile accedere ai finanziamenti presentando domanda, condizionatamente alla stipula della Convenzione tra il Ministero, l'ABI e CDP, a partire dalle ore 12:00 del 13 ottobre 2022

L'istanza, redatta in formato elettronico, deve essere sottoscritta, a pena di invalidità, dal legale rappresentante dell'impresa o da un suo procuratore mediante firma digitale e inviata, corredata dai relativi allegati, a mezzo PEC all'indirizzo es.imprese@pec.mise.gov.it

Le domande per la misura dedicata all'economia sociale devono essere compilate secondo lo schema reso disponibile sul sito internet del Ministero e del Soggetto gestore.

Insieme all'istanza di agevolazione l'impresa deve trasmettere:

  • scheda tecnica, nella quale sono indicati i principali dati e informazioni relative all'impresa richiedente e al programma di investimento;
  • piano progettuale, comprensivo della fattibilità economico-finanziaria e tecnica del programma di investimento;
  • la delibera di finanziamento rilasciata dalla Banca finanziatrice, attestante la capacità economico-finanziaria dell'impresa;
  • dichiarazione del legale rappresentante o di un suo procuratore speciale, resa secondo le modalità stabilite dalla Prefettura competente, in merito ai dati necessari per la richiesta delle informazioni antimafia per i soggetti sottoposti alla verifica (art.85 del DLgs 159/2011);
  • attestazione dimensioni di impresa: ovvero dichiarazione sostitutiva di atto notorio rilasciata dal legale rappresentante dell'impresa richiedente o da un suo procuratore speciale, ai sensi degli articoli 47 e 76 del DPR 445/2000.

Ogni impresa può presentare, nell'ambito del presente intervento, una sola domanda di accesso alle agevolazioni nell'arco temporale di un anno decorrente dalla data di trasmissione della domanda - fatta salva l'eventuale ripresentazione in caso di istruttoria con esito negativo.

Le agevolazioni sono concesse sulla base di una procedura valutativa con procedimento a sportello. 

Ricordiamo che successivamente le richieste di erogazione per stato avanzamento lavori - relative al finanziamento agevolato e al contributo non rimborsabile – dovranno essere presentate al Soggetto gestore, a mezzo PEC all'indirizzo economiasociale@postacert.invitalia.it

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