martedì 27/09/2022 • 06:00
Ritorsivo il licenziamento del lavoratore che abbia preteso l'assolvimento degli obblighi informativi previsti dal Decreto Trasparenza, se il datore di lavoro non dimostra la liceità dei motivi posti alla base del provvedimento espulsivo.
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Il Decreto Trasparenza (D.Lgs. 104/2022) ha accresciuto gli obblighi informativi del datore di lavoro (inteso anche come committente), il quale attualmente si trova costretto a fornire al lavoratore un'analitica descrizione delle condizioni che regolano il rapporto di lavoro. In particolare, il Decreto Trasparenza ha modificato e integrato il D.Lgs. 152/97 (che disciplina gli obblighi informativi nei rapporti di lavoro) e ha stabilito che: con riferimento ai rapporti sorti fino al 1° agosto 2022, il datore di lavoro deve fornire, integrare e aggiornare - nel termine di 60 giorni decorrenti dalla data sopra citata - tutte le informazioni contrattuali specificamente individuate dalla nuova normativa; con riferimento alle nuove assunzioni (ovvero quelle effettuate dal 13 agosto 2022), il datore di lavoro deve indicare nella lettera d'assunzione, o nella comunicazione di avvio del rapporto di lavoro, tutte le condizioni contrattuali previste dalla nuova normativa. Nell'ipotesi di una nuova assunzione, qualora il datore di lavoro ometta di fornire alcune informazioni obbligatorie in fase di avvio del rapporto di lavoro, potrà provvedervi: nel termine di 7 giorni dall'inizio dell'att...
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