venerdì 23/09/2022 • 06:00
Il 24 settembre entra in vigore il nuovo regolamento sul Golden Power volto a semplificare le procedure e garantire maggiori certezze alle aziende. Tra le principali novità spicca l'istituzione della pre-notifica che consentirà di sapere in anticipo se il Golden Power sia applicabile ad un'operazione ancora in definizione.
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Il 24 settembre entrerà in vigore il regolamento di procedura per l'esercizio dei poteri speciali da parte del Governo (“Regolamento Golden Power”) per salvaguardare gli assetti proprietari delle società operanti in settori reputati strategici e di interesse nazionale (ossia difesa, sicurezza nazionale, ed alcuni specifici negli ambiti energetici, trasporti e comunicazioni) previsto dal DPCM 133/2022. Suddetto Regolamento Golden Power è stato adottato a seguito della riforma introdotta dal DL 21/2022, che ha previsto, tra l'altro, misure di semplificazione e rafforzamento delle attività di coordinamento della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Con l'atto in parola si completa, pertanto, l'iter di riforma relativo al cosiddetto Golden Power volto ad efficientare la gestione di un esponenziale numero di notifiche di operazioni, basti pensare che si è passati da 8 notifiche nel 2014 a 18 nel 2015, 14 nel 2016, 30 nel 2017, 46 nel 2018, 83 nel 2019, 342 nel 2020, 496 nel 2021, per un totale di 1037 nell'arco di 8 anni.
Il Regolamento Golden Power palesa una rinnovata attenzione da parte del Governo alla tutela degli asset strategici nazionali nella prospettiva di mantenere un adeguato bilanciamento tra il rafforzamento dei controlli e la necessità di assicurare l'attrazione degli investimenti esteri.
Poteri speciali del Governo
Giova innanzitutto ricordare che la disciplina del Golden Power è sostanzialmente stata introdotta con il DL 21/2012 che ha segnato il superamento del precedente regime, previsto dal DL 332/94 e comunemente noto come golden share. Con il DL 21/2012 si è dunque raggiunto l'obiettivo di rendere compatibile con il diritto comunitario la disciplina nazionale dei poteri speciali del Governo, che si ricollega agli istituti della "golden share" e "action spécifique" – previsti rispettivamente nell'ordinamento inglese e francese - e che in passato era già stata oggetto di censure sollevate dalla Commissione Europea e di una pronuncia di condanna da parte della Corte di giustizia UE.
In estrema sintesi, a partire dal 2012 l'esercizio dei poteri speciali:
La normativa attuale, come completata con il regolamento Golden Power, prevede l'intervento del Governo dinanzi alla minaccia di grave pregiudizio, valutata tale secondo principi di proporzionalità e ragionevolezza. I poteri di intervento del Governo vanno esercitati sulla base di criteri oggettivi e non discriminatori e, in sostanza, sono i seguenti:
a) opposizione all'acquisto di partecipazioni;
b) veto all'adozione di delibere societarie;
c) imposizione di specifiche prescrizioni e condizioni.
Novità introdotte col regolamento Golden Power
Il Regolamento Golden Power disciplina l'attività di coordinamento della Presidenza del Consiglio dei Ministri per lo svolgimento delle attività propedeutiche all'esercizio dei poteri speciali ed individua misure di semplificazione dei procedimenti in materia di poteri speciali e di pre-notifica.
Gruppo di coordinamento
Tra le principali semplificazioni che saranno vigenti dal 24 settembre p.v. vi è quella di consentire ad un gruppo di coordinamento (“Gruppo di Coordinamento”) di adottare decisioni di non esercizio dei poteri speciali in autonomia, in caso di unanimità tra le amministrazioni rappresentate nello stesso Gruppo di Coordinamento. Suddetto gruppo è presieduto dal Segretario generale o dal vice Segretario generale della Presidenza del Consiglio dei Ministri delegato e composto:
Rispetto all'attuale disciplina sull'iter decisionale, in vigore ancora per poche ore e che richiede la convocazione ed una delibera del Consiglio dei Ministri, vi è dunque un'importante accelerazione nell'approvazione di operazioni che, pur rientrando nell'ambito di applicazione della disciplina Golden Power, non presentano profili di potenziale pregiudizio per gli interessi nazionali.
Pre-notifica
Con lo scopo di fornire maggiori certezze alle imprese, viene istituita la procedura di pre-notifica che consente alle aziende, ferma la necessità di rispettare i termini previsti per la formale notifica ove necessaria, di trasmettere alla Presidenza del Consiglio dei Ministri un'informativa sui progetti di operazione che prevedono di concludere, in modo da ottenere, entro 30 giorni, informazioni sull'assoggettabilità o meno alla disciplina del Golden Power. Sarà possibile, pertanto, determinare in anticipo se la disciplina Golden Power sia applicabile ad un'operazione ancora in fase di definizione. Entro 30 giorni la Presidenza del Consiglio dei Ministri comunicherà una delle seguenti decisioni:
In assenza di decisione adottata dal Gruppo di Coordinamento entro i 30 giorni previsti, i soggetti pre-notificanti saranno tenuti a presentare una formale notifica. Le decisioni sub b) e c) potranno essere accompagnate da raccomandazioni non vincolanti.
Raccomandazioni
Proprio le Raccomandazioni costituiscono una delle principali novità del Regolamento Golden Power in quanto si prevede formalmente una tipologia di decisione già introdotta nella prassi ossia la delibera di non esercizio dei poteri con raccomandazioni non vincolanti. Sostanzialmente le Raccomandazioni, pur non essendo espressamente definite dal Regolamento Golden Power, sono una sorta di invito alle imprese a osservare disposizioni di legge o a tenere comportamenti cui le stesse imprese si sono volontariamente obbligate nel procedimento di Golden Power.
Ulteriori azioni di efficientamento del Golden Power
Il Regolamento Golden Power è solo l'ultimo atto di un'importante azione puntellamento della materia Golden Power; basti pensare che recentemente gli uffici del Dipartimento per il coordinamento amministrativo della Presidenza del Consiglio dei Ministri deputati alle attività propedeutiche all'esercizio dei poteri speciali sono stati rafforzati mediante l'istituzione di una struttura di livello dirigenziale generale dedicata, che risponde al Capo Dipartimento, a sua volta ripartita in due strutture di livello dirigenziale non generale. Ancor più rilevanti sono le recenti istituzioni, rispettivamente datate 1° giugno e 21 luglio 2022, di:
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