Persone fisiche
Relativamente alla corretta esposizione del credito d'imposta per investimenti nel mezzogiorno in caso di impresa familiare, il titolare dell’impresa che trasferisce il credito per trasparenza deve indicare nei righi RU5 e RS401 del modello REDDITI PF 2022 l’importo del credito d’imposta maturato spettante all’impresa, al lordo della quota attribuita ai propri collaboratori (senza quindi esporre il dato di tale quota). Deve poi inserire nei righi da RU6 a RU12 gli importi relativi agli utilizzi e/o ai residui del predetto credito, con esclusivo riferimento alla sola quota di credito di propria spettanza, barrando la casella posta al rigo RU12 col. 1.
Il collaboratore dell’impresa familiare, invece, riporta la quota di credito d’imposta ricevuta nel quadro RU, rigo RU3, della propria dichiarazione, indicando nella colonna 4 della sezione VI-A il codice fiscale del titolare dell’impresa familiare.
Società di persone
La società di persone che attribuisce il credito d’imposta per investimenti nel mezzogiorno ai propri soci deve indicare l’intero credito spettante nel quadro RU della propria dichiarazione Redditi SP, rigo RU5, col. 3, riportando lo stesso importo nel prospetto aiuti di Stato presente nel quadro RS (rigo RS401, col. 17). Deve indicare poi l’ammontare complessivo del credito trasferito ai soci nel rigo RU10 della sezione I del quadro RU del modello SP. L’importo esposto nel rigo RU10 va riportato anche nella sezione VI-B, indicando l’importo attribuito ai soci e l’anno d’insorgenza del credito trasferito.
Il socio della società di persone deve indicare il credito nel rigo RU3, dandone poi evidenza nella sezione VI-A (righi RU501-RU505).
Società di capitali, società di persone, enti non commerciali e persone fisiche
Per il credito d'imposta investimenti in beni strumentali 4.0, se l’impresa fruisce del credito in misura ridotta, deve compilare il quadro RU del modello Redditi 2022 indicando nel rigo RU1 il codice credito 2L, ossia il codice corrispondente alla tipologia dei beni agevolabili Transizione 4.0. I dati del credito d’imposta vanno esposti nella sezione distintamente in relazione alle diverse tipologie di beni agevolabili. L’individuazione del codice credito da utilizzare prescinde, quindi, sia dall’entrata in funzione del bene sia dall’avvenuta interconnessione dello stesso. Inoltre, l’impresa deve riportare nel rigo RU5 l’ammontare del credito d’imposta nella misura piena prevista per detti beni e nel rigo RU130 colonna 4 l’ammontare complessivo del costo sostenuto. Il credito in misura piena sarà fruibile dall’anno di interconnessione e dovrà essere decurtato di quanto già fruito in precedenza. Tale valore sarà poi suddiviso in un nuovo triennio di fruizione di pari importo. Per la compensazione deve essere utilizzato il codice tributo 6936.
Se l’impresa è a conoscenza del fatto che il bene acquistato non verrà mai interconnesso, l’importo residuo da indicare nel rigo RU12 deve essere ridotto della quota corrispondente alla maggiorazione riconosciuta per i beni agevolabili Transizione 4.0., barrando la casella 1 del medesimo rigo, denominata “Vedere istruzioni”.
Il credito d’imposta per gli investimenti realizzati entro il 31 dicembre 2020 nei territori del Centro-Italia colpiti dagli eventi sismici a far data dal 24 agosto 2016, la cui fruizione è stata autorizzata successivamente al termine di presentazione del modello Redditi 2021, deve essere esposto nel quadro RU del modello Redditi 2023 utilizzando il codice credito E3.
Fonte: FAQ AE