L’ANPAL rende disponibile la nota di monitoraggio relativa al Programma GOL - Garanzia di Occupabilità dei Lavoratori: i dati mostrano un risultato superiore alle aspettative e molto incoraggiante, poiché un terzo delle Regioni ha già raggiunto il target 2022 o è prossimo a farlo.
Attualmente, sono oltre 175.000 i partecipanti al programma GOL presi in carico dai Centri per l’impiego: è poco meno del 60% del target complessivo fissato dal PNRR per il 31 dicembre 2022, pari a 300.000 individui.
L’obiettivo concordato con Bruxelles nell’ambito del PNRR verrà, pertanto, centrato con largo anticipo. Inoltre, sempre entro fine anno, si arriverà al target nazionale, più ambizioso e impegnativo.
Che cos’è il Programma GOL?
Il Programma GOL si inserisce nell’ambito della Missione 5, Componente 1, del PNRR, ovvero la sezione del Piano dedicata alle politiche del lavoro.
Si tratta del perno dell’azione di riforma nell’ambito delle politiche attive del lavoro che, oltre a GOL, prevede il varo di un Piano per le nuove competenze, il potenziamento dei Centri per l’impiego e il rafforzamento del sistema duale.
L’orizzonte temporale del Programma coincide con quello del PNRR e si tratta quindi del quinquennio 2021/2025.
Le risorse complessive sono pari a € 4,4 miliardi, cui si aggiungono € 600 milioni per il rafforzamento dei Centri per l’impiego (di cui 400 già in essere e 200 aggiuntivi) e € 600 milioni per il rafforzamento del sistema duale.
Milestone e target
Elemento costitutivo della riforma, da cui dipendono i finanziamenti UE, è la definizione di milestone e target.
Quelli del Programma GOL sono i seguenti:
Milestone 1: entrata in vigore dei decreti interministeriali per l’approvazione di GOL e Piano Nuove Competenze entro il 2021;
Milestone 2: adozione di Piani regionali per la piena attuazione di GOL e raggiungimento di almeno il 10% dei beneficiari complessivi entro il 2022;
Target 1: almeno 3 milioni di beneficiari di GOL entro il 2025. Di questi, almeno il 75% dovranno essere donne, disoccupati di lunga durata, persone con disabilità, giovani under 30, lavoratori over 55;
Target 2: almeno 800.000 dei suindicati 3 milioni dovranno essere coinvolti in attività di formazione, di cui 300.000 per il rafforzamento delle competenze digitali;
Target 3: almeno l’80% dei CPI in ogni regione entro il 2025 rispetta gli standard definiti quali livelli essenziali in GOL.
Quali sono gli obiettivi?
Le finalità a cui mira il programma sono:
centralità dei livelli essenziali delle prestazioni;
prossimità dei servizi;
integrazione con le politiche attive regionali;
integrazione con le politiche della formazione;
rete territoriale dei servizi;
cooperazione tra sistema pubblico e privato;
personalizzazione degli interventi;
coinvolgimento delle imprese e del territorio;
rafforzamento di capacità analitiche;
innovazione, sperimentazione, valutazione;
programmazione orientata ai risultati;
sistema informativo e monitoraggio capillare.
Chi sono i beneficiari?
I destinatari del programma sono:
beneficiari di ammortizzatori sociali in costanza di rapporto di lavoro - lavoratori per i quali cioè sia prevista una riduzione superiore al 50% dell’orario di lavoro, calcolato in un periodo di 12 mesi;
beneficiari di ammortizzatori sociali in assenza di rapporto di lavoro - disoccupati percettori di NASPI o DIS-COLL;
beneficiari di sostegno al reddito di natura assistenziale - percettori del Reddito di cittadinanza;
lavoratori fragili o vulnerabili - giovani NEET (meno di 30 anni), donne in condizioni di svantaggio, persone con disabilità, lavoratori maturi (55 anni e oltre);
disoccupati senza sostegno al reddito -disoccupati da almeno sei mesi, altri lavoratori con minori opportunità occupazionali (giovani e donne, anche non in condizioni fragilità), lavoratori autonomi che cessano l’attività o con redditi molto bassi;
lavoratori con redditi molto bassi (i cosiddetti working poor): il cui reddito da lavoro dipendente o autonomo sia inferiore alla soglia dell’incapienza secondo la disciplina fiscale.
Quali sono i percorsi previsti?
Nell’ambito del programma si prevedono 5 percorsi:
reinserimento lavorativo: per coloro più vicini al mercato del lavoro, servizi di orientamento e intermediazione per l’accompagnamento al lavoro;
aggiornamento (upskilling): per lavoratori più lontani dal mercato, ma comunque con competenze spendibili, interventi formativi richiesti prevalentemente di breve durata e dal contenuto professionalizzante;
riqualificazione (reskilling): per lavoratori lontani dal mercato e competenze non adeguate ai fabbisogni richiesti, formazione professionalizzante più approfondita, generalmente caratterizzata da un innalzamento del livelli di qualificazione/EQF rispetto al livello di istruzione;
lavoro e inclusione: nei casi di bisogni complessi, cioè in presenza di ostacoli e barriere che vanno oltre la dimensione lavorativa, oltre ai servizi precedenti si prevede l’attivazione della rete dei servizi territoriali (a seconda dei casi, educativi, sociali, socio-sanitari, di conciliazione) come già avviene per il Reddito di cittadinanza (e prima per il REI);
ricollocazione collettiva: valutazione delle opportunità occupazionali sulla base della specifica situazione aziendale di crisi, della professionalità dei lavoratori coinvolti e del contesto territoriale di riferimento per individuare soluzioni idonee all’insieme dei lavoratori stessi.
Analizziamo i dati: la nota di monitoraggio dell’ANPAL
Sono oltre 175.000 i partecipanti al programma GOL presi in carico dai Centri per l’impiego.
È poco meno del 60% del target complessivo fissato dal PNRR per il 31 dicembre 2022, pari a 300.000 individui.
Le persone prese in carico hanno già ricevuto un orientamento di base, attraverso le innovative procedure di assessment definite nell’ambito di GOL, individuando poi nel patto di servizio il percorso più idoneo in relazione alla distanza dal mercato del lavoro e alle altre caratteristiche del lavoratore.
La partenza delle attività a livello regionale è avvenuta in tempi diversi, ma già dalla fine di luglio tutte le Regioni sono risultate pienamente operative. Alcune hanno già raggiunto la soglia fissata per fine anno, mentre altre sono in procinto di farlo.
Il trend appare crescente di settimana in settimana e le proiezioni indicano una dinamica che dovrebbe garantire il raggiungimento del target 2022 nei primi giorni di ottobre, con tre mesi di anticipo rispetto a quanto concordato con la Commissione europea.
Sulla base dell’andamento più recente, anche il target nazionale, che è il doppio di quello comunitario e cioè pari a 600.000 beneficiari, appare presumibilmente conseguibile nei tempi previsti: è realistico attendersi tra i 650.000 e i 750.000 beneficiari.
Il Programma GOL: andiamo oltre ai numeri
Al di là dei numeri, il Programma GOL si sta traducendo anche in un significativo cambiamento nel ruolo dei Centri per l’impiego, come previsto dal programma stesso.
I CPI sono ora chiamati a farsi carico dei bisogni reali delle persone, con servizi individualizzati.
È una profonda trasformazione del sistema pubblico più volte invocata, ma che solo ora sembra davvero realizzarsi su scala nazionale.
Fonte:
Com. Stampa ANPAL 15 settembre 2022
Nota monitoraggio ANPAL 9 settembre 2022 n. 1