giovedì 15/09/2022 • 11:47
In occasione del dibattito sul futuro del sistema tributario svoltosi a Roma, il CNDCEC ha presentato alcune proposte ai rappresentanti politici, tra le quali un piano di pagamento straordinario dei debiti fiscali e contributivi supportato da garanzia pubblica.
redazione Memento
Sostanziale semplificazione normativa, riorganizzazione dei codici tributari e del calendario fiscale, riforma complessiva dell’IRPEF per sgravare i redditi medi e un piano di pagamento straordinario dei debiti di natura fiscale e contributiva: ecco alcune delle proposte presentate dal Consiglio nazionale dei commercialisti in un dibattito sul futuro del sistema tributario, svoltosi a Roma il 14 settembre 2022. Al dibattito, in vista delle prossime elezioni per le quali si voterà il 25 settembre, hanno partecipato Emiliano Fenu (Movimento 5 stelle), Maria Cecilia Guerra (PD – per un’Italia democratica e progressista), Maurizio Leo (Fratelli d’Italia), Luigi Marattin (Azione – Italia Viva) e Armando Siri (Lega). Secondo il presidente del CNDCEC, Elbano De Nuccio, chiunque si troverà a gestire il dossier fiscale dopo il 25 settembre, anche a prescindere dalle diverse proposte avanzate nel corso della campagna elettorale, non dovrebbe rinunciare a lavorare a questi obiettivi prioritari, senza i quali il nostro fisco non imboccherà in maniera convincente la strada di un corretto rapporto tra amministrazione finanziaria, contribuenti e professionisti intermediari e nemmeno si riuscirà a dare un contributo concreto a imprese e famiglie in difficoltà estrema, in un periodo che si annuncia economicamente difficilissimo. Il nostro sistema fiscale risale agli anni ’70 e nel tempo è stato contornato da moltissimi provvedimenti, spesso estemporanei e basati su esigenze di gettito contingenti o sulla volontà di agevolare alcuni comparti, anche in conseguenza di promesse elettorali. Per i commercialisti è, quindi, necessaria una riforma tributaria organica, che superi l’enorme bibliografia legislativa e affronti in modo ordinato e coordinato le regole alla base delle diverse aree di tassazione. Un obiettivo, peraltro, previsto anche dal PNRR. Da qui la richiesta di predisporre uno o più codici tributari dedicati agli schemi generali di applicazione di tutti i tributi, alle singole imposte e al processo tributario. Il Presidente ha poi lanciato la proposta di un piano di pagamento straordinario dei debiti fiscali e contributivi supportato da garanzia pubblica. L’idea è che lo Stato garantisca le banche e le altre istituzioni finanziarie per finanziamenti finalizzati alla rateizzazione di tributi e contributi dovuti. I finanziamenti avrebbero una durata non superiore a 15 anni, con la possibilità di avvalersi di un preammortamento fino a 36 mesi con copertura pari al massimo al 70% dell’importo finanziato. L’erogazione del finanziamento dovrebbe essere accompagnata dalla predisposizione da parte di un commercialista di uno specifico piano di rientro che attesti la capacità dell’impresa di far fronte ai propri impegni. La proposta prevede anche un meccanismo premiale del tipo “chi paga prima, paga meno”. Fonte: Com. Stampa CNDCEC 14 settembre 2022
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