Con comunicato del 12 settembre 2022 n.161, l'Osservatorio sulle partite IVA del MEF ha pubblicato la sintesi dell’aggiornamento del secondo trimestre 2022 (aprile-giugno) sulle nuove partite IVA.
Nel dettaglio, in tale trimestre sono state aperte 125.392 nuove partite IVA con una flessione del 15,1% rispetto al corrispondente periodo del 2021.
Le nuove partite IVA sono state aperte da:
il 69,6%, persone fisiche;
il 22,5% da società di capitali;
il 3,1% da società di persone;
la quota dei non residenti (essenzialmente costituiti da società di commercio on-line) e quella delle altre forme giuridiche, rappresentano complessivamente quasi il 5% del totale delle nuove aperture.
Rispetto al secondo trimestre del 2021, la diminuzione di avviamenti è generalizzata, raggiungendo il -61% per i non residenti (dopo il forte aumento registrato nel 2021), mentre si assesta al -10% per le persone fisiche.
Riguardo alla ripartizione territoriale le nuove aperture sono localizzate:
il 45% al Nord;
il 22,8% al Centro;
il 31,7% al Sud e Isole.
Il confronto con lo stesso periodo dell’anno scorso evidenzia che le flessioni maggiori si sono registrate in Veneto (-37,7%), Friuli Venezia Giulia (-29,4%) e Molise (-27,7%); solamente il Lazio mostra un aumento (+1,6%).
In base alla classificazione per settore produttivo, il commercio registra il maggior numero di avviamenti di partite IVA con il 18,5% del totale, seguito dalle attività professionali con il 18,2% e dall’edilizia (11%).
Rispetto al secondo trimestre del 2021, tra i settori principali i maggiori decrementi si notano nel commercio (-36,8%), nell’agricoltura (-35,1%) e nella sanità (-14,4%).
In controtendenza si registrano gli aumenti nei trasporti (+16,9%), nelle attività artistiche e sportive (+8,5%) e nei servizi residuali (+1,9%).
Quanto alle persone fisiche, la ripartizione di genere mostra una prevalenza della quota maschile, pari al 61,1%.
Nel periodo in esame 58.031 soggetti hanno aderito al regime forfetario, pari al 46,3% del totale delle nuove aperture, con una flessione del 5,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Fonte: Comunicato Osservatorio sulle partite IVA 12 settembre 2022 n.161