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giovedì 15/09/2022 • 06:00

Lavoro Decreto Aiuti bis

Impignorabilità delle pensioni fino a 1000 euro: l’impatto sui pensionati

È stato approvato dal Senato un emendamento al Decreto Aiuti bis grazie al quale viene portato a 1.000 euro il tetto di impignorabilità delle pensioni. L'obiettivo è una maggior tutela in favore delle categorie più deboli con un importo “minimo vitale” che non può essere pignorato anche in presenza di debiti.

di Francesca Bicicchi - Consulente del Lavoro in Roma e Bologna

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  • Tempo di lettura 1 min.
  • Ascolta la news 5:03

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Nelle more dell'esame parlamentare per la conversione in legge del DL 115/2022 (Decreto Aiuti Bis), che ha già incassato il via libera da parte del Senato, ha trovato riscontro favorevole un emendamento del Movimento 5 Stelle, a prima firma della senatrice Agnese Gallicchio, che, inserendo il nuovo articolo 21-bis nel testo del decreto stesso, porta il limite di impignorabilità delle pensioni, delle indennità in luogo di pensione e degli altri assegni di quiescenza doppio dell'assegno sociale, con un minimo pari 1.000 euro. Il testo dell'articolo 21-bis di nuova introduzione comporta una modifica del settimo comma dell'art. 545 c.p.c., stabilendo che “le somme da chiunque dovute a titolo di pensione, di indennità che tengono luogo di pensione o di altri assegni di quiescenza, non possono essere pignorate per un ammontare corrispondente al doppio della misura massima mensile dell'assegno sociale, con un minimo di 1.000 euro. La parte eccedente tale ammontare è pignorabile nei limiti previsti dal terzo, quarto e quinto comma nonché dalle speciali disposizioni di legge”. L'obiettivo principale della nuova previsione normativa va rintracciato nella maggior tutela in favore delle categorie più deboli prevedendo, a vantaggio dei titolari di pensione o altri assegni di quiescenza, un importo “minimo vitale” che non può essere oggetto di pignoramento anche in presenza di debiti con ...

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