giovedì 08/09/2022 • 11:01
Con il comunicato stampa del 5 settembre 2022 n. 156, il Ministero dell'Economia e delle Finanze precisa che nel periodo gennaio-luglio 2022 le entrate tributarie erariali, accertate in base al criterio della competenza giuridica, ammontano a 288.423 milioni di euro.
redazione Memento
Il significativo incremento delle entrate tributarie erariali, registrato nel periodo gennaio-luglio 2022, è influenzato principalmente da tre fattori: dal trascinamento degli effetti positivi sulle entrate che si sono determinati a partire dal 2021; dagli effetti del decreto Rilancio (DL 34/2020) e del decreto Agosto (DL 104/2020), che nel biennio 2020-2021 avevano disposto proroghe, sospensioni e ripresa dei versamenti tributari; dagli effetti dell'incremento dei prezzi al consumo che hanno influenzato, in particolare, la crescita del gettito dell'IVA. Con il comunicato stampa del 5 settembre 2022 n. 156, il MEF precisa che nel periodo in questione le entrate tributarie erariali accertate in base al criterio della competenza giuridica ammontano a 288.423 milioni di euro, con un incremento di 30.321 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente (+11,7%). Le imposte dirette Nei primi sette mesi del 2022 hanno avuto un aumento di 13.985 milioni di euro (+9,7%). Il gettito dell'IRPEF ha registrato un aumento di 3.384 milioni di euro (+3,0%). In particolare, le ritenute effettuate sui redditi dei dipendenti del settore privato hanno registrato un incremento di 1.868 milioni di euro (+3,7%) e le ritenute sui lavoratori autonomi di 576 milioni di euro (+8,4%) mentre le ritenute sui redditi dei dipendenti del settore pubblico hanno avuto una diminuzione di 205 milioni di euro (-0,4%). I versamenti per autoliquidazione hanno segnato un incremento di 440 milioni di euro (+8,6%) in quanto, così come per l'autoliquidazione IRES, sono cambiate le scadenze dei versamenti da autotassazione per i contribuenti sottoposti agli indici di affidabilità fiscale (ISA). Significativi incrementi di gettito si sono registrati per l'imposta sostitutiva sui redditi da capitale e sulle plusvalenze (+1.565 milioni di euro, +139,7%). Si segnala l'incremento dell'IRES pari a 6.081 milioni di euro (+60,3%) attribuibile, almeno in parte alla modifica delle scadenze dei versamenti da autotassazione per i contribuenti sottoposti agli indici di affidabilità fiscale (ISA) nell'anno 2021. Inoltre, l'imposta sostitutiva sui redditi nonché ritenute sugli interessi e altri redditi di capitale ha avuto un aumento pari a 192 milioni di euro (+3,1%) e le ritenute sugli utili distribuiti dalle persone giuridiche un aumento di 647 milioni di euro (+39,1%). Le imposte indirette Hanno avuto un incremento di 16.336 milioni di euro (+14,3%). All'andamento positivo ha contribuito l'IVA, con un aumento del gettito di 13.775 milioni di euro (+18,7%), in particolare la componente relativa agli scambi interni ha evidenziato un incremento di 8.771 milioni di euro (+13,4%), mentre l'IVA sulle importazioni ha registrato un aumento di 5.004 milioni di euro (+62,4%). Quest'ultimo risultato è legato, in larga parte, all'andamento del prezzo del petrolio che è risultato in crescita. Tra le altre imposte indirette, hanno registrato andamenti positivi le entrate dell'imposta di bollo (+793 milioni di euro, +19,0%) e dell'imposta di registro (+158 milioni di euro, +5,0%) mentre l'imposta sulle assicurazioni ha avuto una variazione negativa (-9 milioni di euro, -2,2%). Le entrate da giochi, accertamento e controllo Le entrate relative ai giochi hanno avuto un aumento di 2.054 milioni di euro (+32,8%). Mentre il gettito delle entrate tributarie erariali derivanti da attività di accertamento e controllo ha evidenziato un incremento pari a 2.761 milioni di euro (+64,3%) di cui: 1.831 milioni di euro (+85,8%) sono affluiti dalle imposte dirette; 930 milioni di euro (+43,1%) sono affluiti dalle imposte indirette. Il confronto con lo stesso periodo dello scorso anno non risulta omogeneo in quanto nel 2021 le attività di riscossione erano state sospese fino al 31 agosto 2021. Fonte: Comunicato stampa MEF 5 settembre 2022 n. 156
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