mercoledì 07/09/2022 • 11:36
Con l’Informativa del 6 settembre 2022 n. 79, il CNDCEC ha pubblicato le proposte di riforma e modifica del sistema tributario, maturate per l’area di delega fiscale, che saranno oggetto di confronto nell’incontro del 14 settembre 2022 con gli esponenti dei partiti in vista delle elezioni politiche.
redazione Memento
Il CNDCEC ha piena consapevolezza che la materia fiscale è quella che caratterizza l'attività della maggioranza dei commercialisti ed è di primario interesse per il tessuto economico e sociale del nostro Paese. Peraltro, molti studi professionali si connotano per lo svolgimento prevalente delle attività di tenuta della contabilità e degli adempimenti comunicativi e dichiarativi. Con l'Informativa del 6 settembre 2022 n. 79, il CNDCEC ha pubblicato le proposte di riforma e modifica del sistema tributario maturate per l'area di delega fiscale. Nel dettaglio, il Consiglio Nazionale intende presidiare con particolare incisività l'area fiscale, attraverso le seguenti direttive di azione: sviluppo di relazioni volte a promuovere l'indispensabile coinvolgimento del Consiglio Nazionale nei processi di formazione e revisione delle norme tributarie. I commercialisti sono coloro che applicano quotidianamente le norme tributarie e che, come nessun altro, ne possono valutare l'appropriatezza e l'efficacia in termini di costi/benefici. Ciò avrà particolare valenza se si concretizzerà la volontà politica di addivenire ad una riforma organica del sistema tributario; promozione di un confronto con le Istituzioni di riferimento, in primis con il Ministero dell'Economia e delle Finanze e con l'Agenzia delle Entrate, anche attraverso l'istituzione di tavoli tecnici finalizzati ad individuare soluzioni condivise che consentano di migliorare i rapporti fra Amministrazione Finanziaria e cittadini e imprese, in un contesto di dialogo costruttivo e civile ma, al contempo, fermo e convinto nell'affermare il ruolo essenziale e determinante dei commercialisti. Le principali tematiche che si intende portare all'attenzione delle Istituzioni sono: la semplificazione normativa. L'obiettivo prioritario dovrebbe essere rivolto alla predisposizione di uno o più codici tributari dedicati: agli schemi generali di applicazione di tutti i tributi (controlli, accertamento, riscossione, sanzioni), in cui far confluire anche le previsioni dello Statuto dei diritti del contribuente; alle singole imposte (e ai loro aspetti sostanziali); al processo tributario; la revisione complessiva del calendario fiscale; la riforma complessiva dell'IRPEF, caratterizzata da una revisione dell'attuale curva di tassazione che privilegi il lavoro andando ulteriormente a sgravare i redditi medi (da 15.000 euro a 50.000 euro), che equipari i livelli di tassazione tra lavoro dipendente e autonomo a garanzia dell'equità orizzontale del prelievo e preveda una soglia di esenzione più alta dell'attuale, maggiorata per i giovani; il superamento definitivo e generalizzato dell'IRAP; l'eliminazione di tributi di modesta entità e scarso gettito; l'adeguato mix fra imposizione diretta ed indiretta. Fonte: Informativa CNDCEC 6 settembre 2022 n. 79
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