venerdì 12/08/2022 • 12:02
L’ANC, con il comunicato stampa dell’11 agosto 2022, commenta la presa di posizione dell’AMT contro la riforma della giustizia tributaria.
redazione Memento
Il disegno di legge della riforma della giustizia tributaria è stato varato definitivamente dalla Camera lo scorso 9 agosto. L’Associazione Magistrati Tributari ha annunciato una protesta contro la stessa, prevedendo una prossima astensione dei giudici delle Commissioni Tributarie, e tale posizione, come sottolineato nel comunicato stampa dell’Associazione Nazionale Commercialisti dell’11 agosto 2022, è condivisa dall’ANC. La stessa ANC sta valutando l’opportunità di mettere in campo iniziative autonome per testimoniare la sua contrarietà nei riguardi di una riforma che ritiene essere purtroppo un’occasione mancata. Secondo il presidente dell’ANC, Marco Cuchel, sin da subito sono state denunciate due sostanziali criticità del provvedimento, condivise dall’AMT, ossia: - la mancata valorizzazione dell’indipendenza del giudice tributario, le cui funzioni con la riforma sono ancor più legate al MEF e dell’imparzialità e terzietà di una vera mediazione, lasciando invece l’istituto nella sua forma attuale, la cui gestione è in capo all’Agenzia delle Entrate, la quale è allo stesso tempo però anche parte in causa; - l’impossibilità dei magistrati tributari di transitare alla Sezione tributaria della Cassazione; - gli squilibri per il sistema dell’organico dei giudici a causa della loro cessazione dall’incarico con esclusione del pensionamento, nonostante la fase transitoria introdotta. Durante il dibattito in aula, da parte di tutte le forze parlamentari, il mantenimento del controllo diretto del MEF sulla giustizia tributaria era stato stigmatizzato, evidenziando l’opportunità del suo trasferimento in capo alla Presidenza del Consiglio dei Ministri. L’esito parlamentare del provvedimento testimonia dunque le contraddizioni di un sistema in cui la volontà stessa del legislatore può non riuscire ad affermarsi. Seppur invocata da molto tempo, la riforma della giustizia tributaria per ANC ha tradito le aspettative e non solo non sarà in grado di migliorare il sistema, ma rischia purtroppo di incidere negativamente su diversi aspetti del suo funzionamento. ANC auspica, pertanto, che nella prossima legislatura per il nuovo Parlamento cambiare questa riforma divenga una delle priorità. Fonte: Com. Stampa 11 agosto 2022
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