Nel 2025 per l'assunzione di giovani sono previsti due incentivi contributivi, l'esonero contributivo a regime per le nuove assunzioni di giovani con meno di 30 anni di cui alla Legge di Bilancio 2018 e l'esonero contributivo per le nuove assunzioni di giovani con meno di 35 anni del Decreto Coesione, che necessita ancora di attuazione.
L'INPS, con Circ. 20 febbraio 2025 n. 46, comunica i nuovi importi delle aliquote contributive dovute per gli operai agricoli a tempo indeterminato (OTI) e a tempo determinato (OTD).
redazione Memento
L’INPGI, con Circ. 10 febbraio 2025 n. 1, comunica le nuove aliquote contributive previste per i giornalisti con rapporto di co.co.co. per l’anno 2025.
redazione Memento
La Legge di Bilancio 2025 riduce l’aliquota contributiva per i soggetti e i collaboratori familiari che si iscrivono per la prima volta, tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2025, alle gestioni previdenziali degli artigiani e commercianti.
L’INPS, con Circ. 7 febbraio 2025 n. 38, fissa per l’anno 2025 i contributi dovuti dagli artigiani e dagli esercenti di attività commerciali.
redazione Memento
Arriva finalmente l'approvazione della Commissione europea alle agevolazioni contributive per le assunzioni di giovani under 35 e donne svantaggiate previste dal Decreto Coesione. Lo ha comunicato il 31 gennaio 2025 il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, aggiungendo che l'ok della Commissione europea apre la via all'approvazione dei Decreti attuativi dei bonus Giovani e Donne.
Come ogni anno l'INPS consegna ad aziende e collaboratori la definizione delle aliquote previdenziali da applicarsi per la gestione separata. Quest'anno è la Circ. 30 gennaio 2025 n. 27 che riassume ed espone le varie aliquote da applicarsi nell'anno 2025.
Il conguaglio di fine anno consente di riequilibrare le trattenute effettuate durante l’anno con gli importi dovuti dal dipendente, tenuto conto anche degli elementi variabili della retribuzione. Tra le novità del 2024, attenzione al Bonus Natale, ai fringe benefit e ai premi di risultato.
Il DDL di Bilancio 2025 prevede molte novità che avranno un effetto diretto sulla busta paga a partire da gennaio 2025. Innanzitutto, un taglio del cuneo fiscale, con un meccanismo basato su un’indennità e una nuova detrazione, oltre che all’esonero contributivo anche per le lavoratrici madri titolari di reddito di lavoro autonomo.
Nel pianificare il budget del personale, gli uffici delle risorse umane e l’amministrazione aziendale dovranno monitorare tutti gli elementi che possono incidere sul costo del lavoro e valutarne i relativi impatti. Due fattori variabili che potrebbero determinare cambiamenti del costo del lavoro sono gli interventi normativi e le variazioni contrattuali.
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