
venerdì 03/10/2025 • 06:00
In questo contesto normativo di monitoraggio e controllo degli enti del terzo settore, il ruolo specialistico del dottore commercialista diventa centrale nella consulenza preventiva ma anche nel pieno supporto durante le fasi del controllo medesimo. Questa una delle tematiche affrontata al Congresso Nazionale UNGDCEC 2025, a Cagliari.
Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale n. 214, del 15 settembre 2025, il decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali del 7 agosto 2025 ha dato piena attuazione agli articoli 93 e 96 del Codice del Terzo Settore (D.Lgs. 117/2017), disciplinando in maniera dettagliata le modalità di vigilanza, controllo e monitoraggio sugli enti iscritti al Registro Unico Nazionale. Dopo una lunga attesa, il quadro normativo entra così nella sua fase operativa e segna un punto di svolta importante: non si tratta più di garantire solo il possesso iniziale dei requisiti per l'iscrizione, ma di accertare la permanenza nel tempo, verificare la reale coerenza con le finalità civiche e solidaristiche e valutare l'adempimento degli obblighi statutari e contabili. È un passaggio che eleva la responsabilità degli enti e, di riflesso, chiama i professionisti a un ruolo di presidio tecnico e organizzativo. Il provvedimento individua chiaramente gli enti sottoposti a controllo: associazioni di promozione sociale, organizzazioni di volontariato, enti filantropici, reti associative ed ETS generici, mentre restano escluse le imprese sociali e le società di mutuo soccorso, già assoggettate ad altri regimi di vigilanza. La disciplina distingue fra controlli ordinari, programmati con cadenza triennale per assicurare una verifica sistematica, e controlli straordinari, che possono essere disposti dagli uffici del RUNTS in caso di anomalie riscontrate o segnalazioni provenienti da altre amministrazioni. Questa impostazione, combinando ciclicità e tempestività, intende rafforzare la tenuta complessiva del sistema. L'articolo 11 del decreto descrive un insieme molto ampio di verifiche che interessano diversi ambiti della vita dell'ente. La forma giuridica deve essere compatibile con la qualifica di ETS e lo statuto conforme agli articoli 21 e seguenti del Codice. Le attività svolte devono mantenere la prevalenza dell'interesse generale, le risorse economiche devono essere impiegate nel rispetto del divieto di distribuzione degli utili e i bilanci vanno redatti, approvati e depositati secondo quanto stabilito dalla legge. Particolare attenzione è posta alla trasparenza: per gli enti con entrate superiori ai 100.000 euro annui, è obbligatoria la pubblicazione dei compensi riconosciuti agli organi di amministrazione e controllo. A ciò si aggiungono la corretta tenuta del registro dei volontari con relativa copertura assicurativa, la congruità del rapporto tra volontari, lavoratori e associati e, per gli enti dotati di personalità giuridica, l'adeguatezza patrimoniale minima. In quest'ottica, il decreto introduce un principio di proporzionalità, prevedendo verifiche semplificate per gli enti che, nel triennio di riferimento, non abbiano superato i 60.000 euro di entrate annue. Area di verifica Obiettivo del controllo Forma giuridica e statuto Compatibilità con qualifica ETS e conformità agli artt. 21 ss. CTS Attività svolte Prevalenza interesse generale su attività diverse Aspetti economici Bilanci regolari, non distribuzione utili, pubblicazione compensi Governance interna Requisiti minimi associati, corretta gestione volontari, rapporti lavoro/volontari Patrimonio Adeguatezza minima per ETS con personalità giuridica Le modalità di esecuzione prevedono il coinvolgimento, oltre che degli uffici del RUNTS, anche delle reti associative e dei Centri di Servizio per il Volontariato, previa autorizzazione ministeriale. Il primo ciclo di controlli partirà dal 1° gennaio dell'anno successivo all'iscrizione dell'ente, con un regime transitorio che sarà disciplinato da successivi decreti dirigenziali. Quanto agli esiti, il meccanismo prevede un approccio graduale: le irregolarità sanabili comportano l'assegnazione di un termine compreso tra 30 e 90 giorni per la regolarizzazione, mentre in presenza di violazioni non rimuovibili o in caso di mancato adeguamento, l'ente riceve un verbale con possibilità di presentare osservazioni entro 15 giorni. Solo dopo questa fase contraddittoria gli uffici del RUNTS potranno assumere provvedimenti definitivi, che nei casi più gravi possono arrivare fino alla cancellazione dal registro. Il decreto rafforza inoltre le interconnessioni istituzionali, prevedendo relazioni annuali del Ministero del Lavoro e la collaborazione con le altre amministrazioni. È un chiaro segnale della volontà di costruire un sistema di vigilanza integrato, capace di intercettare anomalie sia sul piano formale sia su quello sostanziale. Per gli enti ciò significa dover garantire non solo il rispetto delle prescrizioni normative, ma anche una coerenza continua fra missione, attività e modalità di rendicontazione, adottando procedure di governance più solide e trasparenti. In questo nuovo scenario il ruolo del commercialista diventa centrale. La sua attività non si limita alla redazione dei bilanci, ma si estende alla predisposizione di check-up preventivi, alla revisione degli statuti, alla verifica della corretta gestione dei volontari, all'assistenza nella pubblicazione dei compensi e al supporto durante le fasi di contraddittorio con gli uffici del RUNTS. È evidente che la consulenza si trasforma in una funzione strategica di garanzia della sostenibilità giuridica, economica e sociale degli enti. Per i giovani professionisti questo rappresenta un ambito di grande prospettiva, dove la competenza tecnica si intreccia con la sensibilità sociale, offrendo la possibilità di diventare interlocutori privilegiati del Terzo Settore in un momento di profonda trasformazione. Il DM 7 agosto 2025 inaugura, dunque, una stagione nuova per la vigilanza sugli enti, che innalza in modo significativo il livello di trasparenza e responsabilità. Per gli ETS la sfida sarà mantenere coerenza e continuità nel perseguimento delle finalità solidaristiche; per i commercialisti, quella di affermarsi come protagonisti e garanti di questo percorso, mediando tra il dettato normativo e le prassi operative contribuire alla credibilità e alla sostenibilità del Terzo Settore nel suo complesso. Lefebvre Giuffrè è presente al Convegno Nazionale UNGDCEC, 2-3 ottobre 2025 a Cagliari. Ti aspettiamo allo Stand n. 6 per scoprire insieme le nuove soluzioni per i professionisti fiscali.
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Vincenzo Papagni
- Giurista d’impresaRimani aggiornato sulle ultime notizie di fisco, lavoro, contabilità, impresa, finanziamenti, professioni e innovazione

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